ROMA (ITALPRESS) – “Fratelli tutti” anche e soprattutto nello sport. Athletica Vaticana ha colto i suggerimenti concreti proposti da Papa Francesco nella sua enciclica sulla “fratellanza universale” per applicarli nella quotidianità delle donne e degli uomini di sport. Soprattutto nel complicato tempo del covid, proprio per fare della crisi un’opportunità e provare a uscirne migliori e tutti insieme. Come propone il Papa. E così la prima associazione sportiva costituita in Vaticano sta ora cercando di vivere sulle strade e nelle piste un progetto semplice e alla portata di tutti che non richiede strategie o budget. In realtà è uno stile di vita appassionato e sobrio – anche attraverso un’alimentazione equilibrata, sana e senza sprechi – centrato sull’attenzione alla persona e a quei valori umani e spirituali fondanti di ogni attività sportiva. Oggi più che mai, è il messaggio di Papa Francesco rilanciato da Athletica Vaticana, si tratta di passare “dall’io al noi”, nello sport e in qualunque ambito della vita. E proprio su questo punto si sta sviluppando anche la “maratona spirituale” che, in Quaresima, le atlete e gli atleti della “squadra del Papa” stanno vivendo insieme.
E così, nel pieno rispetto delle disposizioni sul distanziamento, Athletica Vaticana propone sì di allenarsi per dare il meglio di sè stessi ma anche scegliendo di restare accanto a chi sta vivendo un momento di difficoltà, andando “al passo del più debole” – nello sport e nella vita – come ha espressamente chiesto il Papa alla “sua” squadra. Per essere davvero “fratelli tutti” e tutti con la stessa dignità. Insomma, la persona al centro. Sempre nella linea dell’enciclica “Fratelli tutti”, il progetto di Athletica Vaticana guarda anche alla sobrietà dell’alimentazione. Scegliendo il pane – alimento povero e per tutti – come simbolo. Da qui la collaborazione di amicizia con Emanuele Simone, maestro fornaio, che “inventa” pane, anche a bassissimo indice glicemico, adatto per sportivi ma pure per le persone con diabete. Già il 26 gennaio 2018 Athletica Vaticana aveva dato vita con Simone – con la comunità della parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie al Trionfale – a un seminario sulla corretta alimentazione con la partecipazione di campioni del calibro di Fabrizio Donato, Andrew Howe e Claudio Licciardello. E ora, proprio con lo spirito di attenzione alla persona, nella prospettiva di “Fratelli tutti”, il maestro Simone sta condividendo con le atlete e degli atleti di Athletica Vaticana la sua esperienza proprio per trovare l’equilibrio giusto nel rapporto con il cibo, perchè nulla vada sprecato e si possano trovare concrete strade di condivisone del pane con i più poveri.
Dando vita anche a iniziative per le famiglie povere, con bambini piccoli, assistite dal Dispensario pediatrico vaticano “Santa Marta”. “Sono al lavoro, con gli amici di Athletica Vaticana, e con uno staff di primo livello, per creare prodotti specificatamente studiati non solo per gli sportivi, pensati proprio nello spirito dell’enciclica di Papa Francesco” le parole di Simone. Ecco, dunque, la semplice proposta di Athletica Vaticana per provare davvero a essere “fratelli tutti”: vivere concretamente uno sport capace di passare dall’io al noi, che sappia creare “squadra” e “comunità”. E che non perda il gusto della vocazione e della passione – “l’amatoriale” come il Papa ha detto alla Sampdoria il 19 febbraio – per essere veramente un ponte di pace e di speranza tra donne e uomini di culture e religioni diverse.
(ITALPRESS).
“Fratelli tutti”, Athletica Vaticana rilancia il messaggio del Papa
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