FRANZ VINCE SUPERG BEAVER CREEK, PARIS TERZO

I jet-men azzurri conquistano un altro podio, ancora con Dominik Paris. Dopo il terzo posto nella discesa di Lake Louise, l’azzurro chiude terzo anche nel superG di Beaver Creek, a pari merito con i norvegesi Svindal e Kilde, che come lui hanno chiuso la prova in 1’02″32, a 41 centesimi da Max Franz. L’austriaco si conferma in gran forma ottenendo il suo secondo successo dell’anno su quattro gare di velocità finora disputate e si porta così anche in testa alla classifica generale di Coppa del mondo balzando a quota 238 punti, contro i 211 del connazionale Kriechmayr (oggi sesto) e i 207 dello svizzero Caviezel. Il primo azzurro è proprio Dominik Paris, a quota 152.
Il pettorale numero 6 ha forse agevolato il 29enne altoatesino in una gara condizionata prima dalla partenza ritardata e abbassata a quella del gigante a causa delle difficili condizioni meteo, poi dal temporaneo peggioramento delle stesse con la neve che cadeva sempre più fitta dopo che i primi atleti avevano completato la propria prova, anche se poi la pista è tornata ad essere pian piano più pulita, come dimostrano il sesto posto di Christoph Krenn (pettorale 35) e il nono di Klemen Kosi (33), ma anche il dodicesimo di Matteo Marsaglia, che si rivede al top con un ottimo dodicesimo posto.
Al di là delle condizioni meteo, Paris ha fatto un’ottima gara grazie alla quale ha conquistato il 24esimo podio in carriera, il primo sulla pista di Beaver Creek: in testa al secondo intermedio, ha fatto valere le proprie qualità da discesista mantenendo alta la velocità e ha perso un po’ solo nella parte finale del tracciato. Dopo di lui, solo Mauro Caviezel ha saputo fare meglio, cogliendo così il secondo posto consecutivo dopo quello in discesa dietro il connazionale Beat Feuz. Più lontani alcuni specialisti come Kriechmayr, Jansrud (che aveva vinto il superG di Lake Louise e qui si è dovuto accontentare del decimo posto) e Mayer, peggio ancora Beat Feuz o lo stesso Christof Innerhofer (23°), lontano 1″30 da Max Franz. Lontani gli altri azzurri Emanuele Buzzi e Mattia Casse.
Nicole Schmidhofer, invece, si ripete nella seconda discesa femminile sulla Men’s Olympic di Lake Louise. La 29enne austriaca, che venerdì aveva conquistato il primo successo della carriera, ha concesso il bis con un’altra prova convincente, grazie alla quale si è messa alle spalle la connazionale Cornelia Huetter di 44 centesimi. Era dal marzo del 2014 che il Wunderteam non metteva due proprie concorrenti ai primi due posti: a Crans Montana furono Andrea Fischbacher e Anna Fenninger (oggi Veith) a riuscirci. Accanto a loro sul podio sale la svizzera Michelle Gisin (ieri seconda), in ritardo di 47 centesimi. In casa Italia arrivano due ottimi piazzamenti nella top ten. Nicol Delago ha messo a segno il miglior piazzamento della carriera con un quinto posto incoraggiante. La ventiduenne finanziera di Selva Gardena ha avuto la capacità di recuperare centesimi su centesimi nella parte bassa del tracciato, realizzando le velocità più alte in entrambi i punti di rilevazione.
Positivo anche il settimo posto di Nadia Fanchini sul pendio che in passato le ha regalato una vittoria e tre podi complessivi. La bresciana voleva rifarsi dell’uscita di scena di venerdì, quando lottava per un posto sul podio. Stavolta ha tagliato il traguardo con appena 95 centesimi dalla vincitrice, mostrando passaggi molto promettentil. Migliora anche Federica Brignone, sedicesima e sempre più competitiva anche nella velocità, punti anche per Francesca Marsaglia venticinquesima, appena fuori dalle trenta Elena Curtoni. In classifica generale allunga in vetta Mikaela Shiffrin (quarta nell’occasione) con 389 punti, la inseguono Michelle Gisin con 233 e Federica Brignone con 201.

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