“La Regione intende proseguire il cammino di adattamento e di proficua e leale collaborazione avviato con la Sezione di Controllo di Basilicata, adeguandosi agli eventuali rilievi e segnalazioni che dovessero intervenire, pur in questo breve scorcio di legislatura, ponendo come primo e indispensabile obiettivo dell’Amministrazione quello della sana gestione del pubblico danaro e del corretto uso del patrimonio pubblico”.
Lo ha detto stamane la vice presidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, intervenendo in sede di Giudizio, davanti ai giudici della Corte dei Conti, sul tema della parificazione del rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2016.
“Voglio con forza rassicurare il Magistrato relatore e, attraverso di essa, l’intero Collegio giudicante, che stiamo tenendo in gran conto le osservazioni e i rilievi contenuti nel referto relativo alla legislazione regionale notificatoci nelle scorse settimane, per farne strumento di ausilio all’efficientamento della dinamica della spesa, sia a “monte” nella costruzione delle leggi onerose sia a “valle”, nella gestione del sistema di bilancio dell’Ente e nella tutela “in concreto” dei relativi equilibri attuali e prospettici.
È inoltre intendimento dell’Ente – ha aggiunto Franconi – dar vita sollecitamente a un gruppo tecnico che, sulla scorta delle osservazioni e dei rilievi contenuti nel referto, predisponga anche in termini di drafting gli adeguamenti normativi, ivi compresi quelli soppressivi, necessari per adeguare la legislazione di spesa ai nuovi principi contabili. Tale esigenza è ancora più pressante, dal momento che il mutato quadro legislativo nazionale dell’ultimo quinquennio ha determinato notevoli difficoltà di riassetto della macchina amministrativo-contabile regionale, che in tale periodo hanno, inevitabilmente, condotto l’amministrazione regionale a rivedere una serie di prassi e metodologie di ordine normativo e contabile-amministrativo.
Tale quadro di complessità, nel corso di questi ultimi anni si è accentuato per effetto dell’adozione di nuovi decreti attuativi della riforma Madia che hanno inciso su talune delle materie oggi in discussione. Mi riferisco, in particolare, al decreto legislativo n. 97 del 2016 che ha rivisitato la materia della trasparenza; al decreto legislativo n. 175 del 2016 che ha significativamente innovato la materia delle società partecipate ed ai decreti legislativi 74 e 75 del 2017 che hanno introdotto importanti disposizioni in materia di performance e di disciplina del pubblico impiego.
Nell’ambito delle richiamate problematicità, preme, in particolare, evidenziare come la Regione già all’indomani della deliberazione 45/2016/PARI del 18/11/2016 concernente la non parifica del rendiconto 2015, abbia inteso recepire tutti i rilievi mossi dalla Sezione di Controllo modificando il conto non parificato con la conseguente approvazione della Legge regionale 31 del 30/12/2016.
La Regione infatti, senza nemmeno prendere in considerazione ipotesi alternative, ha ritenuto, da sempre, fondamentali le segnalazioni della Corte dei Conti che devono rappresentare una guida nel complesso quadro normativo sopra richiamato, ritenendo imprescindibile la leale e proficua collaborazione tra Sezione Regionale di controllo l’Amministrazione stessa. Anche nel corso del 2017 l’attività dell’Amministrazione regionale è proseguita nell’ottica del totale recepimento dei rilievi proposti dalla Sezione di controllo nel tentativo di rendere sempre più evidente l’adattamento del sistema amministrativo-finanziario alle osservazioni e prescrizioni formulate.
A titolo esemplificativo, in tema di royalties, la Regione già con l’adeguamento del rendiconto 2015, ha disposto l’accantonamento delle royalties relative all’Accordo integrativo dei 5 comuni interessati e, a partire dal 2016, con successive manovre di bilancio, ha inteso adeguarsi al vincolo previsto dalla norma seppur in maniera graduale.
In tema di residui attivi – ha ricordato la vice presidente – l’Ente ha portato avanti un processo di verifica sulla sussistenza dei presupposti per il relativo mantenimento, con tutti i soggetti creditori, all’esito del quale sono state registrate le opportune cancellazioni, conservando quelli ritenuti tuttora esigibili.
In tema di accantonamenti la Regione, con il precipuo obiettivo di migliorare la veridicità dei conti regionali, a partire dalla modifica del rendiconto 2015, avvenuta a fine 2016, e nel prosieguo con il rendiconto 2016, ha inteso adeguare i fondi di che trattasi ai precetti contenuti nelle deliberazioni della Sezione Regionale di Controllo, sempre nell’ottica del totale recepimento delle relative prescrizioni.
Non ultimo, in tema di legislazione di spesa, l’Amministrazione regionale ha avviato un processo di miglioramento dei metodi di redazione e verifica delle coperture, i cui effetti a regime si auspica saranno visibili già a partire dall’esercizio 2017. In quest’ambito, a fine 2016, è stata istituita, presso il Consiglio regionale, apposita struttura di missione per la verifica delle coperture finanziarie delle leggi, proprio nella prospettiva dell’auspicato progresso.
Sempre a titolo puramente esemplificativo, si segnala che Acquedotto Pugliese ha sottoscritto il piano di rientro dei debiti pregressi e pertanto non solo in via di fatto, ma anche in forma scritta, ha acclarato l’ammontare della creditoria vantata legittimamente dalla Regione Basilicata.
Del pari, il processo di valutazione relativo all’annualità 2013 è stato definitivamente concluso anche con riferimento ai Dirigenti successivamente nominati Direttori Generali.
Parafrasando alcuni concetti espressi in apertura di seduta dal Presidente Scalia, credo di poter dire, in tutta coscienza, che la Regione Basilicata ha fatto i “compiti a casa”. E altri si appresta a farne, nelle prossime settimane, dimostrando attenzione sostanziale alle valutazioni espresse dalla Corte dei Conti nell’esclusivo interesse della comunità regionale. Una comunità cui va garantita innanzitutto la veridicità del più rilevante dei documenti contabili. E qui il dott. Scalia ha utilizzato una bella immagine che mi consentirà di fare mia, affiancando alla funzione dei Magistrati contabili quella della Politica.
La Magistratura contabile e la Politica, infatti, devono essere costruttori di ponti ideali tra i numeri esposti nei documenti contabili e le azioni e le opere realizzate, i servizi forniti dagli enti pubblici e dagli altri soggetti che beneficiano di contributi e finanziamenti pubblici.
Il cammino nelle strade collegate da questi ponti può essere irto di ostacoli, specialmente se non è mai stato percorso prima. E tanto nelle parole del Presidente Scalia, quanto in quelle del Procuratore Cirillo, mi è parso di cogliere, in più di qualche passaggio, la oggettiva constatazione delle novità normative introdotte, cui si sono aggiunte le tecniche di copertura, anche queste del tutto nuove, delle leggi regionali che comportano maggiori spese o minori entrate.
Dal rispetto della forma – ha concluso Franconi, richiamando una citazione del presidente Scalia – si deve passare al rispetto della voluntas legis. Che è esattamente quello che intende fare l’attuale Governo regionale se sarà messo, come ci auguriamo, nelle condizioni di operare attraverso il giudizio di parificazione del rendiconto 2016”.