“Ormai è chiaro che non ci sarà un giorno in cui il Paese, come d’incanto, tornerà di colpo alla normalità.
Avremo un periodo di tempo, fino al vaccino, in cui dovremo cambiare le nostre abitudini di vita: nel lavoro, nel tempo libero, nei trasporti e così anche nelle vacanze. Le faremo, ma dovremo rispettare limiti e regole”. Così in un’intervista a la Repubblica, il ministro del Turismo e dei Beni culturali, Dario Franceschini.
“Ho visto questa idea del plexiglass e la trovo orribile e francamente impraticabile – commenta -. Ho chiesto al comitato scientifico di indicare prescrizioni per le spiagge, distanze tra ombrelloni, sanificazione, per dare agli stabilimenti balneari il tempo di organizzarsi. Poi dobbiamo affrontare il tema dei controlli nelle spiagge libere”. Per quanto riguarda la montagna “ha grandi spazi e i problemi saranno concentrati in rifugi e impianti”.
“Io non faccio annunci se non sono sicuro al cento per cento che le cose dette diventeranno norme – sottolinea -. Ma dal primo giorno mi batto per spiegare che il turismo è il settore più colpito. Per questo chiedo nei tavoli di governo misure specifiche e straordinarie nel prossimo decreto, dai crediti d’imposta per locazioni e per compensare le perdite di fatturato, alle risorse sia per l’adeguamento e la sanificazione delle strutture che per la promozione. A questo faceva riferimento Conte”. “L’idea del bonus è quella di uno strumento per aiutare le persone con figli a carico e con reddito medio basso ad andare in vacanza, mettendo a loro disposizione una somma da spendere in strutture turistiche, dagli alberghi agli stabilimenti balneari. Un modo per aiutare imprese e famiglie insieme – spiega -. Ma è presto per dire se saranno 500 euro a famiglia o una cifra più bassa ma a persona”.
“Non ci dovranno essere aumenti e noi puntiamo a un turismo accessibile a tutti, come dimostra proprio l’idea del bonus vacanze”. In merito alle risorse, dichiara: “Sono convinto che il Consiglio dei ministri considererà la specificità della crisi del turismo. Ed è molto importante che il Consiglio europeo abbia già riconosciuto questa specificità, che porterà una parte significativa della enorme somma del Recovery fund proprio sul turismo”. “Ho partecipato ieri al G20 del Turismo e lunedì avrò la riunione dei ministri Ue – dice -. Le preoccupazioni e la voglia di ripartire sono le stesse per tutti, ma il turismo internazionale quest’anno non ci sarà. Da qui nasce il piano ‘Viaggio in Italia’ per un grande investimento sul turismo interno, di prossimità. Sarà anche una occasione di far conoscere meglio la bellezza unica dei luoghi meno noti e il bonus vacanze spingerà in questa direzione”.
Alla domanda su quando riapriranno musei e siti archeologici, come Pompei o il Colosseo, risponde: “A maggio, non dal 4 ma più avanti, potranno riaprire quelli in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato scientifico”. E per quanto riguarda cinema, teatri, concerti: “Stiamo discutendo con gli esperti, ma gli ultimi saranno inevitabilmente i luoghi in cui tante persone dovrebbero stare in uno spazio limitato, al chiuso o all’aperto. Vorrei fosse comunque chiaro che nessun teatro, nessun cinema, nessun artista, verrà lasciato solo. Siamo partiti con le prime risorse straordinarie proprio dai più indifesi, quelli con i redditi più bassi”.
E sulla Netflix della cultura “stiamo lavorando con Cassa depositi e prestiti a una piattaforma in cui offrire, a pagamento, ciò che non si può, per ora, proporre nelle sale. Così la produzione potrà continuare e le entrate da biglietti non si fermeranno. Poi, tornati alla normalità, resterà la domanda di accesso allo spettacolo anche online”.
(ITALPRESS).