FONTANA “SU OLIMPIADI POCO INTERESSE GOVERNO”

“Da parte del governo credo ci sia poco interesse sul tema delle Olimpiadi invernali del 2026 ma d’altronde c’è scarso interesse un po’ su tutti i temi, si tende a guardare molto alla formalità e non alla sostanza ma ora c’è bisogno di concretezza”.

Lo ha detto il Presidente della regione Lombardia Attilio Fontana partecipando al convegno indetto da Serravalle Engineering srl per discutere i temi legati alle infrastrutture da realizzare o rimodernare in vista delle olimpiadi invernali del 2026. “Bisogna capire che cosa intende fare il governo e quali sono gli obblighi che è in grado ed ha intenzione di assumersi“.

Per il governatore della Liguria e leader di Cambiamo Giovanni Toti “Abbiamo bisogno di modernizzare le nostre infrastrutture e la tragedia del Ponte Morandi ne è il simbolo più eclatante e doloroso. Spero il ministro firmi senza indugio il progetto per la Gronda di ponente che aspettiamo da quindici anni. Dobbiamo investire per migliorare i servizi aeroportuali, accelerare sul Terzo Valico che intercetterebbe la tanto discussa Tav, si deve lavorare alla diga di Genova. Sono tantissimi i fronti su cui si deve finalmente cominciare a lavorare. Sono finiti i tempi in cui si litiga e si rimane immobili, ora è il momento di indossare caschetti e giubbotti gialli da cantiere e cominciare a lavorare”.

“Per il successo delle Olimpiadi è fondamentale il completamento delle opere infrastrutturali necessarie, sia stradali sia ferroviarie – ha sottolineato Claudia Maria Terzi, assessore della Regione Lombardia alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile.  – “Sara’ l’occasione per realizzare le opere di cui il territorio ha bisogno e che rimarranno nel futuro per soddisfare anche le necessità di mobilità dei lombardi. Ci sono, per esempio, quelle sulla linea ferroviaria fino a Sondrio e a Tirano o quelle programmate per la statale 36”.

“Oggi si parla di infrastrutture e si affronteranno discorsi che si concretizzeranno nella Legge Olimpica, che andiamo a discutere oggi a Verona con il governo.
E’ un piano che coinvolge non solo infrastrutture sportive ma anche tutte le infrastrutture che riguardano i collegamenti tra Milano e la Valtellina. Non abbiamo sette anni come si crede ma cinque e mezzo per realizzare tutto ed essere pronti – aggiunge – il Sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai grandi eventi sportivi Antonio Rossi – Dobbiamo correre, rispettando le leggi e facendo le cose per bene, ma non dobbiamo adagiarci e pensare di avere sette anni a disposizione. Per quanto riguarda la cerimonia di inaugurazione non so dire se sarà nel vecchio o nel futuro nuovo stadio…sarà nella zona di San Siro”.

 

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