ROMA (ITALPRESS) – “Riteniamo che i lavoratori debbano in maniera consapevole, soprattutto volontaria e libera, poter aderire o no al Fondo Espero. Ad oggi su un 1 milione e 400 mila tra insegnanti, personale amministrativo ed educatori delle scuole, solo 150 mila hanno aderito. Ci sarà una ragione per cui quando sono stati assunti tutti hanno detto no”. A parlare, intervistato dall’Italpress, è il Presidente dell’ANIEF Marcello Pacifico per commentare la situazione legata al fondo di previdenza complementare per i lavoratori della scuola Espero e all’accordo che, lo scorso 16 novembre, l’ARAN e i sindacati istitutori del Fondo stesso, a eccezione di ANIEF, hanno firmato tramite il quale si introduce l’iscrizione automatica al Fondo del personale docente, Ata ed educativo assunto dal 1° settembre 2019 in poi.
“Certamente – ha aggiunto Pacifico – siamo consapevoli che sia necessaria una previdenza complementare, perchè ormai con il sistema contributivo puro si avrà solo una parte dello stipendio che si aveva prima quando si andrà in pensione. Una minima parte addirittura nei prossimi anni diminuirà e arriverà al 65%. E’ pur vero che esiste anche un Fondo complementare per esempio con le Assicurazioni bancarie. A questo punto i lavoratori devono essere coscienti, sapere a che cosa andranno incontro in futuro ed essere liberi. Invece, questo accordo pretende che entro nove mesi 1 milione e 300 mila persone della scuola riceveranno una comunicazione in cui gli si dirà che sono stati iscritti al Fondo e potranno disdire entro un mese dall’adesione. Addirittura retroattivamente dal 2019, sia il personale di ruolo che quello precario, questo significa che chi non farà la disdetta dovrà pagare 1000 euro di arretrati: se vediamo, una percentuale anche di 20 euro al mese, di adesione al Fondo per i quattro anni precedenti e una trattenuta di altri 20 euro al mese che è il minimo di adesione. Come sindacato ANIEF vogliamo chiarezza e abbiamo chiesto per tempo di aderire al Fondo Espero, quindi potevamo essere ai tavoli, purtroppo non ci hanno convocato ed è per questo che denunciamo l’illegittimità dell’accordo.
ANIEF si impegnerà ad assistere gratuitamente chi vorrà rifiutarsi perchè per Pacifico si tratta “di un accordo del silenzio assenso, senza il pieno consenso dei lavoratori. Per noi non è un accordo giusto, perchè bisogna informare i lavoratori e lo faremo nelle assemblee tutta Italia”.
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(ITALPRESS).
Fondo Espero, Pacifico(Anief) “Accordo illegittimo,informare lavoratori”
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