I dipendenti di Fondimpresa, insieme al presidente, direttore generale e agli amministratori del Fondo, hanno visitato le unità produttive dello stabilimento Fca di Melfi. Fiore all’occhiello della visita è stata la Plant Accademy, che è non solo un luogo fisico ma uno strumento di cambiamento culturale attraverso cui le persone imparano, pensano e realizzano miglioramenti per il business. Dal 2015 a oggi l’Accademy ha formato più di 3.500 persone per oltre 150 mila ore di formazione. Formazione, organizzazione e sviluppo delle competenze del personale sono gli strumenti che ogni giorno vengono utilizzati per migliorare la competitività dello stabilimento, ritenuto una delle eccellenze di Fca a livello mondiale. “In un sistema economico in continua evoluzione il digital learning porta con se la necessità di nuovi modelli formativi – dichiara il presidente di Fondimpesa Bruno Scuotto – Infatti Fondimpresa, recependo le sollecitazioni delle grandi aziende che hanno investito in innovazione, ha istituito un tavolo tecnico al fine di sorpassare il sillogismo ‘formazione – apprendimento – verifica’ e sostenere la competitività di quelle aziende che abbracciano una logica formativa evoluta e innovativa. Vogliamo che sia data la giusta attenzione agli ambienti di apprendimento con strumenti digitali e sistemi certi che certifichino le competenze acquisite a distanza. Riteniamo – aggiunge – sia una sfida per tutti come il quadro normativo sarà in grado di progredire e dare una risposta adeguata e concreta alle nuove esigenze formative delle grandi imprese da ora al prossimo futuro”.
Per Scuotto “è necessario ripensare in chiave innovativa tre dimensioni della formazione: metodologica, con il superamento della logica face to face, strumentale con l’ammissibilità di piattaforme digitali nei sistemi di valutazione delle performance e dell’apprendimento, normativa con l’adeguamento dell’impalcatura legislativa alla nuove realtà formative già diffuse nel Paese, al fine di sostenere le aziende nelle proprie necessità”.
Il vicepresidente di Fondimpresa, Massimo Cestaro, rimarca il senso dell’iniziativa: “Lo sviluppo di parte del sistema produttivo nazionale e internazionale è in larga misura trainato dalla crescita dei processi legati all’innovazione tecnologica che si fanno via via più veloci: ciò impone alle aziende di stare al passo in un mercato fortemente competitivo, assunto che la pervasività delle nuove tecnologie chiama l’innovazione sia dei prodotti/servizi, sia dei processi produttivi. In questo quadro, investimenti e formazione sono i fattori principali per la tenuta e la crescita del nostro sistema produttivo. La formazione – spiega – è l’elemento principale col quale le persone possono acquisire gli strumenti per la comprensione dei cambiamenti epocali che ci attendono, in particolare nel mondo del lavoro, a partire dalla crescita dell’intelligenza artificiale. In questo, appare sempre più preminente il ruolo e la funzione delle parti sociali”.