«Sono stata relatrice in Parlamento europeo di EUSAIR, la Strategia per la macroregione Adriatico-Ionica che a Catania celebra il suo 3^ Forum internazionale. Sono profondamente convinta che la Coesione territoriale debba essere priorità della Unione Europea. Raggiungere un equilibrio paritario tra regioni Ue, permettere a quelle svantaggiate, in difficoltà come la Sicilia, di crescere ed arrivare al livello di sviluppo economico proprio di quei territori che tali sono grazie all’uso dei fondi europei. Questo è l’obiettivo e le strategie macroregionali sono lo strumento, proprio perché basate su approccio orizzontale, per favorire la cooperazione tra regioni di una stessa grande area che, al di lá dei confini, condividono importanti risorse. Auspico perciò che il Forum, importante appuntamento annuale sull’attuazione della Strategia, possa essere anche l’occasione per fare sistema tra i diversi livelli di governance e la Sicilia, e dare così ulteriore impulso alla fruizione dei fondi strutturali a noi destinati». Lo afferma Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd, che sarà tra i relatori del panel d’onore all’apertura del Forum “European Union Strategy for the Adriatic and Ionian Region”, che il 24 e 25 maggio ospiterà a Catania (Monastero dei Benedettini) due Commissari europei, i ministri degli otto paesi EUSAIR (quattro stati UE: Italia, Croazia, Slovenia e Grecia e quattro partner sulla strada dell’integrazione nell’Unione: Albania, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro), i rappresentanti del Governo italiano oltre ai governatori regionali e ai principali player di EUSAIR.
«La Strategia ha rappresentato un momento di svolta per la politica di coesione – continua Giuffrida – perché la macroregione ha in sé, già nei territori che include, molti caratteri di innovazione: paesi membri dell’Unione europea e paesi che con l’Unione confinano, che insieme guardano all’Europa per programmare, pianificare, coordinare crescita e sviluppo nel pieno rispetto delle risorse che possiedono».
Allineare le azioni da intraprendere e rendere concreta la Strategia è la scommessa di oggi anche perché, a quasi quattro anni dal suo lancio, la Commissione europea ha pubblicato valutazioni dello stato di avanzamento non soddisfacenti.
«L’aspetto più problematico – spiega l’eurodeputato catanese – era e rimane la governance, cioè la capacità delle amministrazioni dei territori della macroregione di coordinarsi, di programmare, di realizzare i progetti. C’è come un vuoto tra quella che è la volontà politica espressa a livello europeo e la capacità della sua realizzazione. Una sollecitazione critica, quella che arriva da Bruxelles, che la Regione siciliana deve raccogliere anche con una maggiore presenza e partecipazione alle diverse riunioni di coordinamento».
Seguire la via dell’eco-connettività, mettere a sistema le risorse disponibili favorendo la collaborazione integrata su settori prioritari come ad esempio pesca e blue economy, infrastrutture ed energia, ambiente e attrattivitá turistica-culturale: questi gli obiettivi della Strategia che Michela Giuffrida ha presentato alla Plenaria di Strasburgo tre anni fa ottenendo l’approvazione a larga maggioranza.
«La Sicilia – aggiunge Giuffrida – che ne ha pieno titolo anche come regione che coordina il pilastro del “Turismo sostenibile” all’interno della Strategia, assuma quella leadership che le spetta, per le peculiarità della nostra Isola, colma di tesori architettonici e culturali, per la sua storia millenaria e in quanto crocevia del Mediterraneo. La Strategia è un efficace contenitore e lo dimostrano altri progetti macroregionali che marciano spediti. Ci sono le risorse, già destinate ai singoli territori, c’è un piano da realizzare, c’è soprattutto la necessità di crescere e progredire nel campo della innovazione, dello sviluppo economico, della occupazione. Altrimenti – conclude l’eurodeputato – saremo costretti ad archiviare EUSAIR tra le occasioni sprecate».