La Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo ha approvato all’unanimità il Bilancio 2019 che si è chiuso con un avanzo da 501 milioni di euro.
Il risultato è dovuto – spiega la Fondazione – alla performance ottenuta dalla gestione del patrimonio, “sia degli oltre 5 miliardi di euro affidati in gestione a Quaestio Capital Management Sgr che ha ottenuto un rendimento lordo dell’8,76%, sia dalle partecipazioni che hanno distribuito dividendi per complessivi 198,8 milioni di euro”.
“Oggi, a causa della pandemia, lo scenario in Italia e nel mondo è profondamente mutato e la Fondazione si trova ad esprimere la propria missione filantropica in una situazione di grandissima incertezza. Proprio in un momento così incerto per tutti, la Fondazione intende mantenere l’impegno verso i territori e le comunità, focalizzandosi in azioni immediate di contrasto alla crisi e avviando un percorso di medio periodo per promuovere innovazione nei territori”, continua la nota.
Il totale delle risorse disponibili per l’attività filantropica 2020 è di 135 milioni di euro: “60 milioni di euro non sono ancora stati destinati o impegnati e possono quindi essere oggetto di una riprogrammazione straordinaria in seguito all’emergenza Covid”, si fa sapere dalla Fondazione, “a partire dal riorientamento di questi contributi, la Fondazione Cariplo intende sfruttare anche l’effetto volano per mobilitare ulteriori risorse, economiche e non solo, ad esempio attraverso altre risorse raccolte dai progetti sostenuti, collaborazioni con le Fondazioni di Comunità, risorse raccolte da possibili partner”.
La nuova impostazione delle azioni approvata dalla Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo presenta due percorsi distinti: azioni immediate di riposta all’emergenza in tempi rapidi, volte in particolare al sostegno dagli Enti del Terzo Settore che operano in ambito sociale, culturale e ambientale e al contrasto della povertà infantile (rischio alimentare, sanitario e di accesso all’istruzione); azioni di orizzonte più lungo, attraverso un percorso di riflessione su come ripartire, costruendo nuovi modelli che permettano di mettere a fuoco nuovi strumenti per sostenere la coesione sociale e la crescita delle persone attraverso la Cultura, l’Ambiente, i modelli di Welfare e la Ricerca.
La riprogrammazione – che verrà approfondita nelle prossime settimane – individua 6 obiettivi prioritari attorno ai quali riorientare le risorse e l’impegno delle Aree Filantropiche della Fondazione: il contrasto alle nuove povertà causate dalla crisi e dall’ancor maggior distanziamento sociale che ne deriverà; il sostegno agli Enti del Terzo Settore, in gravi difficoltà; l’individuazione di opportunità di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro, soprattutto in chiave green, con grande attenzione alle tematiche ambientali; il ripensamento dei modelli di offerta di welfare; il ripensamento del sistema culturale, “considerando l’importante ruolo che la cultura può svolgere nella fase di ripartenza”; il rilancio della ricerca.
“In questo momento di grande incertezza non viene meno la chiarezza rispetto al compito e all’obiettivo a cui la Fondazione Cariplo risponde: investiamo sulle persone più deboli, sulla cultura, sulla ricerca e sull’ambiente come punti chiave da cui partire per generare valore e guardare al futuro. La Fondazione è un soggetto attivo che non solo mette in campo risorse finanziarie ma promuove e stimola iniziative di costruzione e coesione della comunità come elementi di crescita. La coesione delle comunità e lo sviluppo delle persone non sono solo i nostri valori di riferimento ma sono la condizione essenziale per superare la fase critica che stiamo vivendo”, afferma il presidente della Fondazione, Giovanni Fosti.
(ITALPRESS).