Niente ruolo di riserva alle Atp Finals di Londra. Fabio Fognini, dopo l’uscita di scena ieri sera negli ottavi del “1000” di Parigi-Bercy per mano di Roger Federer, con un post sui propri profili social, in italiano e inglese, ha ufficializzato la fine del suo 2018 agonistico. Una stagione definita “buona, forse la migliore per me”, dal numero uno azzurro, che comunque parla di “molti alti e bassi, esperienze, emozioni, momenti positivi e negativi”. In effetti è stata un’annata ricca di soddisfazioni per il 31enne di Arma di Taggia, che ha messo in bacheca tre titoli Atp 250 (San Paolo e Bastad sulla terra, Los Cabos sul cemento), arrivando vicinissimo al poker (a Chengdu ha perso in finale con Tomic mancando tre match point). Il ligure ha raggiunto per nove volte le semifinali nel circuito maggiore (è il tennista con maggior numero di presenze al penultimo atto di un torneo), ben sette delle quali sul veloce, segno di una competitività su tutte le superfici e non solo sul “rosso”. Non a caso, a livello Slam ha raggiunto gli ottavi sia agli Australian Open che al Roland Garros (terzo turno a Wimbledon e secondo agli US Open). A livello di match l’azzurro ha inanellato 46 successi nel 2018 (record per lui: erano stati 42 nel 2013) a fronte di 21 sconfitte. Una continuità di rendimento che gli ha consentito di eguagliare il best ranking, alla 13esima posizione della classifica mondiale, con la possibilità di provare l’ingresso in top ten, uno dei suoi obiettivi per il prossimo anno.
(ITALPRESS).
FOGNINI CHIUDE IL 2018 “LA MIA STAGIONE MIGLIORE”
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