
ROMA (ITALPRESS) – “Gli infermieri rappresentano la categoria più colpita dalle aggressioni contro il personale sanitario. Nonostante si siano registrati importanti passi in avanti sul contrasto e la prevenzione, le violenze continuano, in particolare contro le donne”. Così la Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche, in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
“Questi episodi, spesso, nascono da mancate risposte che i cittadini patiscono per la carenza di personale, che peggiora una situazione di disagio organizzativo e di stress lavorativo – spiega la Fnopi –. Accanto alle misure di contenimento messe in atto dal governo, che pure stanno dando dei risultati concreti in termini di condanne, occorre costruire un percorso di sensibilizzazione dei cittadini rispetto al corretto utilizzo delle strutture e dei servizi del Servizio sanitario nazionale”.
Secondo la Fnopi “servono nuovi modelli organizzativi integrati, in grado di intercettare i bisogni dei cittadini e fornire risposte adeguate. È necessario mettere in connessione ospedale e territorio. Come Federazione siamo da sempre a disposizione per fare la nostra parte, collaborando con le istituzioni e lavorando sulla formazione dei nostri professionisti affinché siano sempre più preparati sia dal punto di vista relazionale, secondo i principi del codice deontologico, sia in termini di formazione continua”.
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