Misure di sostegno al mondo della scherma, per affrontare, dopo la fase emergenziale, il fondamentale momento della ripartenza dell’attività addestrativa e, successivamente, agonistica. E’ stato questo l’argomento principale del consiglio federale della Federscherma che, riunito in videoconferenza, ha preso atto e ratificato il protocollo di dettaglio per la ripresa delle attività, redatto dall’apposito gruppo di lavoro e che recepisce le linee guida emanate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri relative agli allenamenti individuali per gli atleti autorizzati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 26 aprile. Il protocollo, oltre alla pubblicazione sul sito federale, sarà anche presentato ufficialmente attraverso i canali di comunicazione della Federazione Italiana Scherma ed in occasione di un webinar ad esso dedicato in programma martedi 12 maggio alle ore 17.00.
Sul piano degli interventi di sostegno al mondo della scherma, il Consiglio federale, così come quanto precedentemente fatto in favore dei tecnici, ha previsto una serie di misure rivolte a società e atleti, che si compendiano in un contributo, tra interventi diretti ed indiretti, di 1.860.000 euro.
Nello specifico, alle società sarà erogato in due rate (la prima entro la fine di maggio e la seconda ad inizio settembre) il contributo ordinario 2020 che ammonta complessivamente a 500.000 euro. Ad esso si aggiungerà un contributo straordinario che prevede l’erogazione di una quota fissa per ogni società che si sarà ri-affiliata per la stagione 2020-2021 ed una quota variabile dipendente dal numero di atleti agonisti, già tesserati nella stagione 2019-2020, che si ri-tessereranno nella stagione 2020-2021 entro il 30 novembre. Inoltre, sono state deliberate le nuove tabelle inerenti i contributi per le spese di trasferta, relative alla stagione 2019-2020, per le realtà schermistiche geograficamente decentrate. Sempre per le società, il Consiglio federale ha indicato, oltre al già avvenuto rimborso della quota d’affiliazione 2019-2020, anche un ulteriore contributo, in via indiretta, abbattendo i costi di ri-affiliazione per la stagione 2020-2021, che scenderanno da 250 euro alla somma simbolica di 5 euro. Per la stagione 2020-2021 cambierà anche la quota di tesseramento per gli arbitri e per i tecnici, che passerà da 40 euro ai “simbolici” 5 euro, mentre per i dirigenti la quota di tesseramento passerà da 48 a 20 euro.
Per ciò che concerne l’ambito degli atleti di vertice, il Consiglio federale ha innanzitutto deliberato di includere nel quadro degli eventi che prevedono l’incentivo dei premi, anche i Campionati Europei a partire dalla prossima edizione. Inoltre, per tutti gli atleti inseriti nelle liste tecniche, alla luce del rinvio dei Giochi Olimpici e Paralimpici e della sospensione della stagione di Coppa del Mondo, il Consiglio federale ha deliberato un intervento di 160mila euro che si espliciterà attraverso l’aumento di circa il 50% dell’indennità di fascia.
“Si è trattato di una seduta assai importante e fondamentale per la ripresa dell’attività schermistica su tutto il territorio nazionale – dichiara il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso -. Come Consiglio federale abbiamo approvato una manovra “poderosa”, con interventi che hanno l’obiettivo di sostenere le società schermistiche. Abbiamo scelto di non optare per una contribuzione “a pioggia”, bensì con misure calibrate su criteri che possano permettere la reale ripartenza del nostro movimento. Gli interventi infatti sono strutturati per essere effettivo “carburante” che alimenterà il motore del nostro movimento, cioè le società sull’intero territorio nazionale. Oltre che alle società, gli interventi economici sono rivolti anche alla componente fondamentale del nostro mondo: gli atleti. Per le “punte di diamante” della scherma azzurra abbiamo previsto premi ed incentivi, seguendo la logica già applicata per gli interventi in favore dei tecnici. Per la base del nostro movimento, si andrà a rimodellare l’attività agonistica, per adeguarla alla mutata realtà sociale ed economica del Paese in quella che ci auguriamo potrà essere la fase di ripartenza dopo l’emergenza”.
Per agevolare la ripresa dell’attività agonistica, la stagione 2020-2021 sarà vissuta come una “stagione di transizione” e vedrà una rimodulazione del calendario agonistico durante il quale l’attività si svilupperà soprattutto su base regionale, con la fase nazionale che giungerà al termine della stagione al fine di assegnare i vari titoli. La scelta è dettata sia dall’esigenza di alleviare i costi di organizzazione degli eventi a carico delle società e dei comitati regionali, ma anche dall’esigenza di contenere i costi di trasferta per le società, per gli atleti e per le loro famiglie, non facendo mancare gli stimoli agonistici e venendo incontro anche alle diverse sollecitazioni relative agli impegni scolastici che, nella fase di ripartenza delle lezioni, assumeranno una diversa programmazione. Il gruppo di lavoro per l’attività agonistica si riunirà nei prossimi giorni per delineare il quadro del calendario della stagione 2020-2021 che sarà al vaglio del Consiglio federale nella prossima seduta in programma nella prima metà del mese di giugno. Il Consiglio federale ha poi esitato diversi altri punti all’ordine del giorno. Tra questi, vi è stata l’approvazione del partenariato con il Politecnico di Torino per il progetto “BetaTester” che vedrà alcune società sul territorio nazionale essere protagoniste di iniziative-pilota redatte dall’importante istituto torinese.
Per ciò che concerne l’area tecnico-sportiva, i consiglieri federali hanno preso atto dei verbali delle riunioni di programmazione dei Commissari tecnici di scherma olimpica e paralimpica.
(ITALPRESS).