Studio e attività sportiva agonistica, una preparazione necessaria per il mondo del lavoro e obiettivi agonistici di livello internazionale. Due binari paralleli, un solo fine: permettere risultati eccellenti senza che una sfida renda deficitaria l’altra. Questa la filosofia alla base delle convenzione tra la Federazione italiana Sport Equestri e l’Università Foro Italico di Roma, presentata questa mattina presso la sede dell’ateneo. “Con questo accordo tracciamo un cammino comune, naturalmente rivolto ai giovani e alla cultura – ha sottolineato il numero uno della Fise Marco Di Paola – La proposta formativa rappresenta per i nostri tesserati un importante strumento di conoscenza e per la nostra federazione un’opportunità unica e imperdibile. Il mio ringraziamento è rivolto a tutti coloro che hanno contributo a dare vita a questo progetto di vitale importanza”. L’accordo rappresenta un punto di svolta nell’ambito delle sinergie tra gli studi di scienze motorie e l’attività sportiva agonistica nazionale e internazionale. Nel corso degli ultimi anni si è registrata infatti una crescente domanda di formazione da parte di categorie di professionisti dello sport che non hanno potuto acquisire una adeguata preparazione accademica a causa dell’intensa attività sportiva praticata. “L’incontro tra l’Università che rappresento e la Fise è un passo importante nello sviluppo del binomio sport e formazione – ha dichiarato il rettore dell’Università Foro Italico Fabio Pigozzi – Lavoriamo quotidianamente con l’obiettivo di creare presupposti di unicità nello sport e nella formazione ad esso collegata, così da essere punto di riferimento anche per gli atleti di primo livello. Colgo al riguardo l’occasione per ringraziare la Fise che, con questo accordo, ha confermato l’eccellenza dell’ateneo ‘Foro Italico’ nelle scienze motorie”. L’accordo, relativo al triennio di studi 2019-2022, segue modelli già sperimentati in campo internazionale, soprattutto nelle università americane e nei corsi di studio previsti nella cultura universitaria anglosassone. Il programma di studio prevede un ampio ricorso all’alternanza tra la didattica svolta presso la sede universitaria e quella svolta presso altre sedi convenzionate, un’alternanza che sia in grado di soddisfare le esigenze di istruzione superiore delle diverse categorie di sportivi aggirando le complessità organizzative nel rispetto dei vincoli normativi. “Per me questa è una grandissima giornata – ha osservato l’olimpionico Mauro Checcoli, presidente dell’Accademia olimpica nazionale – L’Italia è la patria della cultura equestre, tutti sono venuti qui ad imparare. Purtroppo dopo la guerra abbiamo buttato via questa tradizione e ci sono voluti molti anni per recuperare il nostro patrimonio: il mio ringraziamento va a Marco Di Paola, oggi è una grande festa perché riavviciniamo la cultura allo sport”.