ROMA (ITALPRESS) – Sei cittadini cinesi sono stati arrestati nelle Filippine con l’accusa di spionaggio. Secondo le accuse i sei avrebbero raccolto informazioni su navi e infrastrutture critiche nella baia di Subic, comprese le navi della Marina statunitense. L’arresto è stato eseguito dalle forze dell’ordine locali e i SEAL della Marina militare filippina e condotto dal direttore del National Bureau of Investigation, Jaime Santiago. I sei cinesi al momento del blitz si trovavano al Grande Island resort. Secondo un comunicato stampa del Bureau, i sospetti si sono dati alla fuga durante l’esecuzione del mandato. Arrestato anche un cittadino filippino, per porto d’arma non registrata, assunto come guida e addetto alla sicurezza del gruppo. Situata all’ingresso della baia di Subic, Grande Island ospitava in passato le difese costiere dell’esercito americano e i rifugiati sudvietnamiti. Oggi, il resort sull’isola offre una vista sulla baia di Subic. L’intelligence militare filippina ha affermato che questo punto di osservazione ha permesso ai cittadini cinesi di raccogliere dati sensibili relativi alla sicurezza nazionale.
L’NBI ha affermato che i sei cinesi si sarebbero spacciati per pescatori per avvicinarsi ai mezzi navali e ad altre strutture nella baia per raccogliere informazioni. Tra i mezzi impiegati dai cittadini cinesi c’erano i droni, che i testimoni locali hanno visto un giorno prima dell’operazione. Le presunte spie cinesi si sarebbero concentrati sulle navi della Marina statunitense Savannah (LCS-28) e Henry J. Kaiser. Inoltre avrebbero documentato il transito delle attrezzature militari dall’aeroporto di Subic Bay. Sui sospetti è stato trovato anche un elenco in cinese degli arrivi e delle partenze delle navi dalla baia. Dal ritiro degli Stati Uniti dalla base navale di Subic Bay nel 1992, l’area è passata sotto la giurisdizione della Subic Bay Management Authority, un’autorità governativa che gestisce la zona franca. Negli ultimi anni – tra le crescenti tensioni con Pechino per le dispute sul Mar Cinese Meridionale – Manila ha aperto una nuova base navale nella baia in posizione strategica. La baia di Subic dovrebbe ospitare anche una stazione della Guardia Costiera filippina e una base operativa avanzata dell’Aeronautica militare filippina.
L’NBI sostiene che il Partito Comunista Cinese – Fronte Unito del Lavoro sta conducendo “operazioni segrete e palesi allineate con i loro obiettivi geopolitici nella regione e nell’intera nazione”. A tal proposito viene ricordato che il caso di spionaggio della settimana scorsa è il terzo negli ultimi mesi: a Manila i cinesi hanno utilizzato apparecchiature di rilevamento e misurazione delle strutture delle basi, e a Palawan hanno raccolto dati sulle navi della Marina e della Guardia Costiera filippina assegnate al Mar Cinese Meridionale.
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