MILANO (ITALPRESS) – In contemporanea con l’apertura della settimana del Salone del Mobile a Rho Fiera Milano, FIAT ha deciso di prendervi in collaborazione con Kartell nel cui stand sarà esposta la Grande Panda. Una vetrina per sancire non solo la collaborazione tra il marchio torinese e Kartell, ma anche per mostrare i possibili sviluppi di una partnership tra il mondo dell’auto e quello del design.
“Si tratta di una collaborazione radicata fin dal 1957 che negli anni si è mantenuta, rinnovata e ci ha portato a lavorare recentemente insieme sulla 500 elettrica. Nasce da una condivisione di valori: creare prodotti con un’attenzione alla ricercatezza, all’innovazione, ad un linguaggio di design in evoluzione e molto attento alla sostenibilità. Un linguaggio che vuole anche sperimentare, individuare nuove cromie e materiali. Quindi una capacità da parte dei due brand di reinventarsi nel rispetto delle nostre storie”, ha dichiarato Rossella Guasco, responsabile Colori e Materiali Centro Stile FIAT.
Il progetto si distingue per l’esclusività di alcuni elementi stilistici, tra cui la livrea in un rosso vibrante che trasmette energia e passione, richiamando l’identità visiva di Kartell. Per ottenere un effetto visivo audace e d’impatto, la vettura presenta anche contrasti cromatici riprodotti dalla tonalità rossa degli esterni all’esclusivo Tasmania Blue degli interni.
Il logo Kartell diventa un elemento decorativo centrale posizionato in punti strategici come i cerchi, la parte posteriore e il terzo montante. All’interno dell’abitacolo, il branding è utilizzato in modo giocoso con il monogramma “kk” termo-goffrato che conferisce un effetto tridimensionale e caratterizza tutti i rivestimenti. Questi ultimi sono realizzati con tessuti all’avanguardia, come il Pop mèlange canvas, che aggiunge un tocco di modernità e stile, pur garantendo un ambiente accogliente e confortevole per i passeggeri.
Inoltre l’auto nasconde per gli ospiti più curiosi e attenti l’iconica lampada di Kartell, riprodotta riprodotta sul cluster per esaltare la trasparenza dei materiali e inserire un elemento di design distintivo negli interni.
Secondo Guasco “questa vettura è un laboratorio, un manifesto di idee. A cominciare dall’esterno con un rosso vibrante che non è solo un tributo alla identity di Kartell, ma anche al design e al Made in Italy. Negli interni ci sono invece molte soluzioni che riguardano la sostenibilità per creare una specie di concetto di circular economy”.
Una delle caratteristiche principali degli interni è il Policarbonato 2.0, un polimero di seconda generazione derivato da fonti rinnovabili, noto per la sua trasparenza, resistenza e leggerezza. Questo materiale, emblema dei prodotti più iconici e sostenibili di Kartell, potrebbe sia migliorare l’estetica della vettura sia simboleggiare l’impegno dei due brand verso l’innovazione e la sostenibilità.
Un possibile terreno comune tra i settori dell’automotive e del design di prodotto, sempre in ottica di attenzione alla sostenibilità, potrebbe essere un processo chiamato “tex to tex”: i ritagli di tessuto della poltrona Foliage vengono ridotti a fibre di scarto e poi ritessuti in un filato di poliestere rinnovato al 100%. Il risultato ottenibile sarebbe un rivestimento per i sedili con una tela centrale composta per il 60% da tessuto in poliestere riciclato. Questo processo non solo riduce gli sprechi, ma trasforma gli scarti in materiali di alta qualità, contribuendo a un’economia circolare e sostenibile.
“Kartell rappresenta l’eccellenza italiana del design iconico e sostenibile, e condivide con FIAT gli stessi valori. Lavorare insieme promuove una cultura di innovazione continua, stimola a superare le barriere per esplorare e trovare nuove idee. Un approccio che porta alla creazione di concetti unici e innovativi, che combina l’uso di materiali sostenibili con elementi di design. Questa partnership, inoltre, ha l’obiettivo di esplorare le reazioni di un pubblico nuovo in un contesto diverso da quello automobilistico” è stato il commento di Olivier Francois, CEO di FIAT e Global CMO di Stellantis.
foto: xh7/Italpress
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