FERROVIE, FONTANA “ATTENDO GARANZIE”

“Se mi faranno una proposta che mi consenta di avere la garanzia, anche per il futuro, di non dover più incorrere in una situazione come quella nella quale, oggi, siamo capitati, valuterò con attenzione. Io non sono innamorato delle mie idee ma di quelle intelligenti. Quindi, se ci sarà un’idea più intelligente della mia la valuterò con estrema attenzione, a condizione che ci sia chiarezza nella definizione dei rispettivi compiti”. Lo dice il governatore lombardo Attilio Fontana, in merito all’accordo su Trenord, riferendosi ai nuovi vertici di FS, freschi di nomina.

“Oggi, per l’emergenza abbiamo delle risposte e dico grazie al governo che si è impegnato, per bocca del sottosegretario Buffagni, a fare avere una serie di aiuti immediati, treni e personale necessario. Ma questo si riferisce all’emergenza. Poi, bisogna vedere la situazione in cui non si è più in emergenza”, continua Fontana, a margine della seduta odierna a Palazzo Pirelli, a Milano.

Proprio il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli Affari regionali e autonomie Stefano Buffagni (M5S), in video su Facebook, questa mattina, ha dichiarato che “il governo è pronto a fare gli investimenti necessari, a patto che ci sia una visione di sistema e che si lavori su quanto non si è fatto finora, cioè la manutenzione ordinaria e l’efficientamento della gestione. Non è scindendo o fondendo le società che si risolvono i problemi ma facendo le cose al meglio. Scindendo la società non cambierebbe nulla”.

Fontana sostiene che “noi abbiamo fatto una proposta per cercare di invertire questa tendenza e non è vero che la governance non c’entra niente con il funzionamento dei treni. Perché se due persone non vanno d’accordo e, soprattutto, non c’è una delle due che può decidere, è chiaro che le cose vanno male e noi ci siamo accorti che le cose non vanno, soprattutto perché in una società in cui tutti e due erano al 50%, solo la Lombardia investiva, comprava treni”, spiega.

“In passato, ne ha comprati 140, e i prossimi li ha già comprati. Poi, è chiaro che comprare un treno non è come comprare una Fiat 500, che si va dal rivenditore e la si trova, il treno bisogna ordinarlo, gli appalti sono già stati fatti, finanziamenti sono già stati ottenuti: tutto è stato fatto nel rispetto della massima velocità”, conclude.

 

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