Ferie per matrimonio: come funziona il congedo matrimoniale e come usufruirne in modo posticipato o prima del matrimonio. Cosa dice la legge e info sull’assegno per congedo matrimoniale.
Ferie per matrimonio: durata
Quando si tratta di congedo lavorativo per il matrimonio, bisogna sottolineare che parlare di “ferie per matrimonio” è un po’ improprio. Le ferie lavorative, infatti, non hanno una finalità e possono essere richieste senza alcuna motivazione. Da ciò deriva che, se un lavoratore vuole prendersi 10 giorni di ferie, può chiederlo al proprio datore a prescindere dalle nozze! Diverso è il discorso del congedo matrimoniale, in questo caso, infatti, non si parla di “ferie per viaggio di nozze” o “ferie per sposarsi” bensì di una situazione una tantum disciplinata anche dall’INPS.
Il congedo matrimoniale è un periodo di astensione dalle attività lavorative consuete, retribuito e riconosciuto al lavoratore per celebrare un matrimonio.
Quanto dura il congedo matrimoniale?
La durata del congedo matrimoniale è di 15 giorni.
Congedo matrimoniale anticipato o posticipato
Per la legge, il congedo matrimoniale deve essere completato entro 30 giorni dall’avvenuto matrimonio, tuttavia, di recente, la Corte di Cassazione ha stabilito che non c’è un termine preciso, quindi è possibile chiedere il congedo matrimoniale prima del matrimonio (congedo matrimoniale anticipato) così come dopo il matrimonio (congedo matrimoniale posticipato), l’unica necessità è che l’assenza dal lavoro sia realmente legata al matrimonio (un viaggio di nozze in caso di congedo matrimoniale posticipato, i preparativi del matrimonio in caso di congedo matrimoniale anticipato…).
Non solo, in realtà anche se l’azienda ha impellenza e necessità, può assegnare il congedo matrimoniale entro i 30 giorni successivi dal matrimonio, quindi in modo posticipato. Quanto detto risponde anche alla domanda: il datore di lavoro può rifiutare il congedo matrimoniale?
Congedo matrimoniale posticipato
Anche se per legge il congedo matrimoniale va usato entro il trentesimo giorno dalla data dell’unione, può capitare di voler usare queste “ferie per il matrimonio” qualche mese dopo, magari per l’organizzazione del viaggio di nozze. La legge afferma che il congedo matrimoniale non può essere posticipato ne’ anticipato, tuttavia, con la sentenza 6 giugno 2012, numero 9150, la Corte di Cassazione ha dichiarato che il congedo matrimoniale può essere rinviato.
Per non perdere tale beneficio, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione, consigliamo di parlare e accordarsi con il datore di lavoro. In alcuni casi è possibile perdere il congedo matrimoniale proprio perché ci sono alcuni CCNL che sanciscono chiaramente che il congedo matrimoniale può essere usufruito solo entro 30 giorni dal matrimonio, quindi ne’ in anticipo ne’ in un periodo successivo alle nozze.
Congedo matrimoniale: quando fare richiesta
La richiesta deve essere presentata almeno 6 giorni prima dell’inizio dello stesso congedo. Al rientro, il lavoratore ha 60 giorni di tempo per presentare la copia del certificato di matrimonio o di unione.
Come richiedere il congedo matrimoniale
I lavoratori devono presentare la domanda di congedo matrimoniale al proprio datore di lavoro allegando alla richiesta il certificato di matrimonio o lo stato di famiglia con i dati del matrimonio rilasciato dall’autorità comunale o la dichiarazione sostitutiva di certificazione ex articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, comprovante lo stato di coniugato e gli estremi del matrimonio.
Congedo matrimoniale seconde nozze
Il congedo per il matrimonio è valido anche in caso di seconde nozze, a patto che vi sia un matrimonio civile.
Congedo matrimoniale coppie gay
Il congedo matrimoniale è riconosciuto sia alle coppie etero che alle coppie gay, in quanto è erogato occasionalmente in corrispondenza di un matrimonio civile o concordatario.
Assegno per il congedo matrimoniale disoccupati
Esiste un assegno dell’INPS a beneficio dei disoccupati. In pratica anche i lavoratori disoccupati possono usufruire del congedo matrimoniale ottenendo una retribuzione dall’INPS. Come funziona il congedo matrimoniale per disoccupati? Il disoccupato deve essere in grado di dimostrare che nei 90 giorni precedenti al matrimonio ha lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di un’azione industriale, artigiana o cooperativa, compresi impieghi da apprendisti, operai o ex lavoratori a domicilio. In questo caso, per la richiesta, è necessaria anche la copia dell’ultima busta paga. In pratica la persona deve sposarsi entro il novantesimo giorno dalla fine del suo rapporto di lavoro così da usufruire dell’assegno per il congedo matrimoniale dell’INPS.
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