FEDERBOCCE FESTEGGIA 120 ANNI AL CONI

La Federazione Italiana Bocce ha festeggiato, presso il Salone d’Onore del Coni, i suoi 120 anni di storia. Alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del Coni, Luca Pancalli, presidente Cip, Carlo Mornati, segretario generale del Coni, e di Monsignor Melchor Sanchez, sottosegretario al pontificio consiglio della Cultura, il presidente FIB Marco Giunio De Sanctis ha esposto il futuro di quella che lui stesso definisce una «federazione moderna dal cuore antico». «Non si tratta di uno sport minore, ma di uno sport che ha una tradizione millenaria. Ci sono specialità di grande agonismo. Vogliamo rilancia la federazione, perché non è la cenerentola dello sport italiano, ma un’istituzione che merita grande rispetto e dignità», ha detto De Sanctis nel corso del suo intervento. La boccia paralimpica è già inserita nel programma paralimpico. L’aspettativa è che anche le altre specialità possano entrare a far parte del calendario delle Olimpiadi da Parigi 2024. Le specialità di raffa, volo, petanque, boccia paralimpica, bocce per disabili e beach bocce potranno essere apprezzate dagli appassionati nei prossimi appuntamenti celebrativi di Roma, 30 maggio a Castel Sant’Angelo, Torino, Norcia e Genova. «Centoventi anni sono tanti, non so quante siano le federazioni con una storia simile alle spalle. I numeri, la tradizione e la capillarità sul territorio sono impressionanti. Si gioca ovunque. Quando vado sul territorio, gli uomini delle bocce sono sempre presenti», ha detto Malagò complimentandosi con De Sanctis per «il grande lavoro di modernizzazione svolto».


Pancalli ha invece sottolineato il valore aggiunto della boccia paralimpica, dimostrandosi fiducioso per Tokyo 2020: «La boccia paralimpica per noi è strategica, non solo perché è inserita nel programma delle Paralimpiadi, ma perché potrebbe consentire la qualificazione per qualcuno dei nostri straordinari atleti. Scriveremmo la storia paralimpica. Questo percorso si inserisce nei 120 anni che si celebrano: l’organizzazione è cresciuta, si sono intrecciate le vite di tanti dirigenti leali a questo movimento, che ha un risvolto sportivo ma non solo. Oggi questa famiglia guarda oltre e riconosce anche il Mondo Paralimpico. Faremo sempre il massimo, sono sicuro che i ragazzi centreranno la qualificazione a Tokyo 2020».
(ITALPRESS).

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