È stato firmato il protocollo d’intesa fra la Federazione Italiana Bocce, rappresentata dal presidente Marco Giunio De Sanctis, e l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, rappresentata dal presidente Marco Rasconi. Presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico di Roma, alla presenza del presidente Luca Pancalli, è stato sottoscritto il documento con cui le due parti si impegnano ad individuare forme condivise di collaborazione per sviluppare l’attività motoria degli iscritti Uildm nella disciplina delle bocce e della boccia paralimpica, con attività promozionali, didattiche e formative. “Con il prestigioso protocollo firmato con l’Uildm si vogliono condividere azioni comuni con lo scopo di ampliare l’offerta sportiva sul territorio nazionale. Tra i nostri obiettivi c’è soprattutto quello di migliorare la qualità della vita con particolare attenzione alle persone con disabilità grave e gravissima e quello di aggiungere risultati tecnici di alto livello”, ha spiegato Marco Giunio De Sanctis. Pancalli ha invece sottolineato come sia possibile giocare a bocce nonostante la presenza di disabilità importanti. «La boccia è la risposta, in sintesi, a chi pensa che lo sport sia solo ad uso esclusivo di atleti muscolosi, perché dimostra che la politica sportiva del Cip e delle federazioni, qui ben rappresentate dalla Fib, mira a diffondere il messaggio di un diritto allo sport praticabile da tutti”.
“Anche in condizioni di grave disabilità si può praticare l’attività sportiva, puntando all’eccellenza e a palcoscenici come i Giochi Paralimpici», ha detto Pancalli complimentandosi per la firma del protocollo e augurandosi che l’Italia della boccia paralimpica possa partecipare a Tokyo 2020. L’obiettivo ambizioso del protocollo, come confermato da De Sanctis e Rasconi, è quello di arrivare a quota 10.000 praticanti. «Lo sport è uno strumento prezioso di inclusione, partecipazione e crescita personale perché è uno spazio in cui ciascuno può sentirsi accolto e valorizzato per le proprie caratteristiche e capacità. Siamo molto lieti perciò della collaborazione che avvieremo con la Federazione Italiana Bocce, collaborazione che si configura come un altro tassello importante sulla strada dell’inclusione delle persone con disabilità», ha detto Rasconi, risaltando l’importanza della componente competitiva nel percorso di un atleta con disabilità. L’Uildm ha una presenza sul territorio con 66 sezioni locali, 3.000 volontari e 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone.
(ITALPRESS).