ROMA (ITALPRESS) – “Il ruolo centrale dell’industria dei medicinali fuori brevetto per il paziente si riflette chiaramente nelle intenzioni della proposta di revisione della legislazione farmaceutica presentato ieri dalla Commissione UE, che rispecchia anche le esperienze maturate in questi anni, sia con la pandemia che con la guerra in Ucraina. Manca ancora una strategia industriale orientata a rafforzare il settore europeo dei farmaci fuori brevetto e a migliorare l’autonomia strategica dell’Unione nel settore sanitario, ma siamo pronti a lavorare con il Parlamento europeo e gli Stati membri per rendere l’accesso ai farmaci equo e tempestivo e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nella catena produttiva una realtà in Europa”. Così Elisabeth Stampa, presidente di Medicines for Europe, l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e value added medicines, in merito ai contenuti del pacchetto di riforma che comprende due proposte legislative, una nuova direttiva e un nuovo regolamento, che costituiscono il quadro normativo dell’UE per tutti i medicinali, semplificando e sostituendo la precedente legislazione farmaceutica.
Tra i punti chiave della proposta, due le criticità che le aziende dei farmaci fuori brevetto sperano possano essere modificate alla luce della stesura definitiva dei testi da parte del Parlamento e del Consiglio. La proposta per una nuova modulazione della protezione offerta dalla cosiddetta esclusività dei dati; il voucher di esclusività trasferibile. In particolare quest’ultima misura, se inclusa nel testo finale, avrebbe secondo l’associazione un effetto dirompente. Egualia condivide le preoccupazioni espresse da Medicines for Europe su queste tematiche, ma anche l’apprezzamento per le altre misure, a partire dalla reale applicabilità della Bolar Clause, per consentire l’immissione in commercio di generici e biosimilari per il lancio al giorno 1 dopo la scadenza del brevetto. Altrettanto apprezzabile la proposta della Commissione UE di introdurre 4 anni di esclusività dei dati per le molecole di uso consolidato oggetto di repurposing. Desta invece molta perplessità la tempistica per la segnalazione delle interruzioni temporanee o definitive di fornitura (carenze) dei medicinali che la Commissione immagina in non meno di 6 mesi.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Farmaci, per Medicines for Europe serve nuova strategia industriale
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