FAI, DE LUCA “66 SITI APERTI, 250 VOLONTARI E 7.200 CICERONI”

“Saranno 66 i siti aperti in Campania per le giornate del Fai 2019 del 23 e 24 marzo, oltre 250 i volontari e 7.200 i ciceroni coinvolti. Noi abbiamo avviato i percorsi dell’anima, il cammino delle certose. La via dei musei a Napoli in via Duomo e vorremmo che si consolidasse. Un’estate da Re alla Reggia di Caserta e i treni storici. Il Fai rappresenta quella parte della società civile che mi piace perché non parla soltanto ma fa, costruisce iniziative e promuove anche turismo. In un paese in cui c’è una tendenza a confondere le chiacchiere con la realtà il Fai è un esempio positivo di straordinario valore”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della Conferenza stampa di presentazione della 27 edizione delle Giornate FAI di Primavera, che si terranno il 23 e 24 marzo, con Maria Rosaria de Divitiis, presidente Regionale FAI (Fondo Ambiente Italiano) Campania e Michele Pontecorvo, responsabile Comunicazione Corporate e CSR Ferrarelle Spa, main sponsor del FAI, i delegati dei gruppi Fai e Fai Giovani di Avellino, Aversa, Benevento, Caserta, Napoli, Nola, Pozzuoli, Campi Flegrei e Salerno, presso Palazzo Santa Lucia.

“La Depurazione delle acque e le politiche dei rifiuti – aggiunge De Luca – sono stati i nostri obiettivi. In 2 anni completeremo la depurazione delle acque del Golfo, quest’estate finiremo i 5 depuratori, abbiamo il progetto bandiera blu per realizzare le reti fognarie. Quest’anno apriremo uno dei cantieri dei regi lagni e un depuratore del Sarno. Stiamo lavorando al master plan del litorale Domitio. Non è facile tracciare una strada diritta: ogni 50 metri trovi una villa abusiva o della camorra. Difficile la pianificazione urbanistica. Presenteremo il master plan del Vesuvio. Quest’anno faremo iniziative con i maestri presepiai, per mostrare la loro arte”. In questa edizione saranno 66 siti aperti in tutta la Campania, tra palazzi, luoghi di culto, castelli, borghi, parchi, aree archeologiche, musei, biblioteche su oltre 1.100 luoghi in tutt’Italia. Ben 7280 apprendisti ciceroni, 250 volontari del Fai, 10 mediatori artistico-Culturali del gruppo Ponte tra culture Napoli. Dalla prima edizione del 1993 sono stati 10.665.000 i visitatori, 12.190 luoghi aperti in 5126 città, 130mila volontari coinvolti, 286mila apprendisti ciceroni.

Per il quinto anno consecutivo le Giornate Fai chiuderanno la Settimana Rai dei Beni Culturali dal 18 al 24 marzo, durante la quale la Rai racconterà luoghi e storie dei siti della Campania. La novità sarà la più grande festa di piazza dei beni culturali con Fai Ponte tra culture, con visite guidate da volontari di origine straniera. Un esempio ci sarà a Villa Doria D’Angri dell’Università Parthenope, che ospitò il compositore Richard Wagner, con visite in diverse lingue. Il tema di Napoli sarà l’acqua è il mare, con un itinerario concentrato a Posillipo. Tra i luoghi aperti, il Teatro e lo Spazio Privato Lia Rumma di Palazzo Donn’Anna, Villa Rosebery, Parco e Palazzina Borbonica, il parco letterario di Nisida, il parco archeologico del Pausilypon, la Tomba di Virgilio e la Crypta neapolitana. Il complesso Olivetti, l’istituto Telethon di Genetica e Medicina, lo Stadio Antonino Pio e Villa di Livia a Pozzuoli. La Collegiata di San Michele a Solofra, l’acquedotto augusteo del Serino ad Avellino, Palazzo Collenea a Benevento, il parco sorgenti Ferrarelle di Riardo a Caserta, l’anfiteatro di Nola, gli affreschi di Palazzo Pedace a Salerno, la Chiesa di Santa Maria ad Nives ad Aversa. L’elenco completo è sul sito www.giornatefai.it. Il 50% dei beni aperti sarà fruibile da diversamente abili. La manifestazione ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolge in collaborazione con Commissione Europea, Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile, con il patrocinio tra gli altri del ministero dei Beni Culturali, Regione e province.

“Un ringraziamento speciale – afferma Maria Rosaria De Divitiis – va alla Regione che da anni eroga un contributo per le giornate Fai. Sono molte le iniziative della regione a favore della cultura. Ci sarà la presenza di studenti e giovani. Il Fai cura anche dei beni, in Campania c’è la Baia di Ieranto”. “Nel 2006 – spiega Carlo Pontecorvo -il Fai ci ha aiutato in difesa e valorizzazione del Parco Ferrarelle di Riardo dove oggi c’è un’azienda agricola. Una collaborazione importante che ci ha aiutato a sviluppare un’economia sostenibile e del riciclo delle bottigliette. Noi siamo Impegnati a sensibilizzare anche altre aziende. Dobbiamo favorire il discorso ambientalista, come ci stimola la piccola Greta”.

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