Nel primo trimestre del 2019 l’export dei distretti del Mezzogiorno ha registrato una buona performance (+6,3%) sperimentando una crescita superiore rispetto al complesso dei distretti italiani (+2,7%). E’ quanto si legge nel Monitor dei Distretti del Mezzogiorno redatto da Intesa Sanpaolo. Nel primo trimestre dell’anno il quadro congiunturale nazionale appare piuttosto variegato con regioni caratterizzate da una buona crescita delle esportazioni distrettuali (Puglia, Toscana,
Piemonte) e altre più in difficoltà (Sicilia, Marche, Umbria, Trentino-Alto Adige, Lombardia). Nel primo trimestre del 2019 l’export del Mezzogiorno è stato trainato dal brillante andamento delle imprese distrettuali della Puglia (+17,3%) che ha beneficiato della crescita a doppia cifra delle esportazioni registrata in metà dei distretti dell’area. Ripresa della crescita delle vendite estere in Campania (+1,9%) che torna su un sentiero positivo, sostenuto dalle buone performance di quattro distretti del sistema agro-alimentare.
Stazionaria la dinamica delle esportazioni dell’Abruzzo (-0,1%), stasi anche dell’export della Sardegna (+0,1%), continua invece su un sentiero di decrescita la Sicilia (-14,3%). L’analisi dell’orientamento delle esportazioni dei distretti del Mezzogiorno evidenzia una crescita diffusa in quasi tutti i principali mercati di sbocco europei (Germania, Francia e Regno Unito seguite da Spagna e Svizzera), negli Stati Uniti e in alcuni mercati emergenti (Cina, Repubblica Ceca, Libia) che hanno controbilanciato i cali subiti in alcuni paesi emergenti (tra cui Polonia, Turchia, Repubblica di Corea e Federazione russa). “I dati positivi che registriamo nei nostri distretti del Sud ci spingono ancor più a investire sulle leve di crescita delle imprese – ragiona Francesco Guido, Direttore regionale Campania, Puglia, Basilicata e Calabria di Intesa Sanpaolo -. Come Gruppo bancario stiamo aiutando le piccome e medie imprese a sviluppare la loro propensione all’export, all’innovazione, alla crescita dimensionale e all’investimento sul capitale umano”.
“In questa direzione – prosegue Guido – vanno i nostri progetti come Impresa 2022, volto ad affiancare le aziende verso un rinnovato spirito d’impresa attraverso l’apertura del capitale aziendale e l’inserimento di manager esterni; e il nostro impegno sulle ZES di Campania e Puglia, che intende attrarre investitori nel Mezzogiorno con una serie di agevolazioni, un impegno da parte della Banca di 1,5 miliardi di euro. Proprio in questi giorni abbiamo inoltre accompagnato nel programma Elite di Borsa Italiana altre sei imprese del Sud, che si aggiungono alle dodici già inserite nell’ultimo anno. Così come diciannove aziende calabresi hanno intrapreso un Executive Master Business Administration creato da Intesa Sanpaolo in partnership con l’Università della Calabria di Cosenza. Tutte queste iniziative si affiancano alla conferma del ruolo di Intesa Sanpaolo come primario erogatore di credito a favore del Mezzogiorno”.