Caleb Ewan è il re delle volate al Tour de France 2019. Il corridore australiano della Lotto-Soudal centra la sua seconda vittoria personale allo sprint, battendo nettamente Elia Viviani e Dylan Groenewegen, con Peter Sagan quarto. I tre citati restano fermi a quota una vittoria in questa Grande Boucle, mentre l’esile velocista tasmaniano sale a quota due successi in quella che era l’ultima opportunità per i velocisti prima del trittico terribile sulle Alpi. Ewan, che prima di questa edizione non era mai riuscito a vincere una tappa al Tour, non può nascondere la soddisfazione per questa volata che lo ha visto trionfare in maniera netta partendo da dietro e beffando i rivali: “Non ero nella posizione ideale a un chilometro dal traguardo, ma ho seguito abbastanza bene il treno della Quick Step e mi sono lanciato da dietro. Non riesco ancora a realizzare, è un sogno già soltanto essere qui al Tour de France. Vincere una tappa era già un sogno grandissimo, ora ne ho vinte due e non ci posso credere”. Non cambia nulla per quanto riguarda la classifica generale: Julian Alaphilippe, dopo le avvisaglie di crisi di domenica, può mantenere lo stesso distacco nei confronti degli immediati inseguitori: Geraint Thomas è secondo a 1’35”, Steven Kruijswijk terzo a 1’47”.
Thibaut Pinot insegue a 1’50”, Egan Bernal paga un ritardo di 2’02” con Emanuel Buchmann sesto a 2’14”: saranno probabilmente questi sei corridori a giocarsi la vittoria del Tour in quest’ultima settimana durissima. Fabio Aru, sedicesimo, è il primo degli italiani con 14’15” di ritardo; trentesimo Giulio Ciccone a 53’26”, Vincenzo Nibali (al traguardo con due minuti di ritardo sul vincitore) è ora cinquantesimo con un distacco monstre in classifica di 1h19’50”. Brutta caduta a 27 chilometri dal traguardo per Jakob Fuglsang: il corridore dell’Astana, nono al via con 5’27” di ritardo, finisce giù insieme ad altri ciclisti e sbatte la testa, decidendo pochi minuti dopo di ufficializzare il proprio ritiro dal Tour. Domani in programma la diciassettesima frazione della corsa transalpina, la Pont du Gard-Gap di 200 chilometri, con la partenza spettacolare dall’antico acquedotto romano. Percorso insidioso con diversi saliscendi e due GPM, uno di categoria 3, l’altro di categoria 4: una tappa che potrebbe proporre alcuni attacchi da parte dei big, anche se è probabile che gli uomini di classifica vorranno conservare le forze per i tre tapponi sulle Alpi.
EWAN CONCEDE IL BIS, BEFFATO VIVIANI IN VOLATA
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