“La programmazione 2014-2020 si colloca nel pieno della crisi economica e per fronteggiarla abbiamo impostato delle politiche capaci di andare incontro alle esigenze dei cittadini lucani, tenendo conto in modo particolare delle situazioni di povertà e della necessità di integrare socialmente le persone in difficoltà sul piano reddituale”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, intervenendo oggi all’evento annuale “Il contributo del Fondo Sociale Europeo alle politiche di sviluppo” nella sala convegni di Palazzo Viceconte a Matera.“Attraverso i tirocini formativi e il Reddito minimo di inserimento – ha aggiunto – abbiamo accompagnato tante persone che vivevano situazioni di disagio. Ma penso anche agli effetti positivi generati attraverso le politiche di sviluppo messe in campo: Garanzia giovani ha prodotto ottimi effetti, proprio in queste settimane stiamo riproponendo questa iniziativa, perché ha dato la possibilità agli under 29 di conoscere da vicino il mondo del lavoro e alle imprese di capire se questi ragazzi potessero essere assunti a tempo indeterminato. Oltre il 40 per cento dei partecipanti ha trovato un inserimento e questo dato è sicuramente incoraggiante se paragonato ai riscontri ottenuti in altre parti d’Italia”.
“Ricordo – continua Cifarelli – altre importanti misure avviate dal dipartimento regionale Politiche di sviluppo, quali il bando Destinazione giovani, rivolto agli under 35 e finalizzato a contrastare l’emorragia dei cervelli legata allo spopolamento, e l’avviso over 35 per le persone che, dopo aver perso il lavoro, erano alla ricerca di occasioni di riqualificazione e valorizzazione delle proprie professionalità. Questi progetti, assieme a quelli avviati attraverso il Fesr – ha detto ancora Cifarelli – ci hanno consentito, nel tempo della crisi, di attuare politiche di resistenza che hanno consentito alla Basilicata, più che ad altre regioni del Mezzogiorno, di raggiungere buoni risultati. Tutto questo chiaramente non basta e la programmazione 2021-2027 dovrà dare una spinta ulteriore alla Basilicata. Oltre al consolidamento delle iniziative intraprese, in un mondo che cambia velocemente grazie ai processi di innovazione che pervadono sempre più l’economia, credo che in futuro – ha proseguito Cifarelli – si debba guardare con maggior attenzione alla scuola, immaginando specifici progetti in grado di incidere maggiormente sull’incontro tra formazione e lavoro. Mi piacerebbe se nella prossima programmazione si sviluppassero percorsi legati all’educazione ambientale, ai corretti stili di vita, all’innovazione e alla cultura di impresa”.