EUR, INAUGURATA MOSTRA SU 80 ANNI STORIA QUARTIERE

In occasione degli 80 anni dalla posa della prima pietra degli uffici dell’Eur, l’Archivio Centrale dello Stato, in collaborazione con Inail, è stata organizzata una mostra fotografica dedicata al quartiere della Capitale, nato per l’esposizione universale del 1942, evento che non venne mai svolto. La mostra vuole raccontare l’evoluzione architettonica del quartiere-città, dalle linee razionaliste dell’architetto Piacentini alla Nuvola di Fuksas, attraverso un percorso storico fotografico curato dall’artista Carlo D’Orta che si è occupato personalmente dei 200 scatti presenti.

“Questo è un quartiere già nato nel futuro – ha sottolineato Roberto Diacetti, presidente di Eur Spa -. Una mostra che racconta l’evoluzione architettonica dell’Eur ma anche l’evoluzione di un quartiere che nasce per l’esposizione universale e che oggi si rivolge alle grandi multinazionali, con i propri spazi, e che negli ultimi anni è diventato un quartiere poliedrico”. “Qui si mette insieme il business, il congressuale con l’intrattenimento grazie alla riapertura del Luneur, il Palazzo dello Sport, il laghetto – ha ricordato -. Tutto questo ci consegna oggi un Eur contemporaneo all’insegna dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità come è stato il gran premio di Formula E”.

Inail partecipa in un doppio di ruolo di sponsor e di casa editrice che del libro storico-fotografico da cui è nata l’idea della mostra: “Le mostre credo debbano essere godute individualmente Inail è presente e convinta della scelta fatta – ha tenuto a sottolineare il presidente Massimo De Felice -. L’Eur è la zona dove vive il centro direzionale dell’Inail, intorno al quale sono costituiti altri edifici sempre di nostra proprietà e siamo lieti di aver investi in palazzi storici dell’architettura, che contengono storia”.

L’augurio per il futuro dell’Eur sta nelle parole di Diacetti: “Un’area che ospita sempre più uffici e multinazionali, una utenza vasta, ha la necessità, nei prossimi anni di fare un ragionamento sulla mobilità all’interno del pentagono. Dato che è un quartiere di sviluppo e strategico non solo della Capitale è un tema che potrebbe, questa amministrazione, portare a livello nazionale per, magari cercare quei 150 milioni di euro di risorse che servono per immaginare il famoso sottopasso è da ragionarci”.

 

 

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