Notte di paura nei Comuni ai piedi dell’Etna per una scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3:19 a Nord del capoluogo etneo, tra Viagrande, Trecastagni e Aci Bonaccorsi. Una decina le persone rimaste ferite in maniera lieve e molti i residenti che hanno trascorso la notte in strada nella zona in cui è stata maggiormente avvertito il sisma: la frazione ‘Fleri’ di Zafferana Etnea. A Pennisi, altra frazione del comune pedemontano, crolli nella chiesa del paese ma anche qui senza danni seri per gli abitanti. A Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ospiti.
Il sisma è stato avvertito anche a Catania. Chiuso in via precauzionale un tratto dell’autostrada A18, Catania-Messina, per la presenza di lesioni sospette sull’asfalto, tra Acireale e Giarre. L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità.
Nella notte la terra sull’Etna ha tremato diverse altre volte, tutti eventi riconducibili all’eruzione in corso da due giorni. Il vulcano nelle ultime ore ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni registrati dai sismografi dell’Ingv, segnale della presenza di grande ‘energia’ e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico.
Il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo a Roma e il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha riunito a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto. Nelle zone interessate dal sisma sono operative da ore squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale, volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali.