Il Piano Strategico di Eni 2019-2022, presentato alla comunità finanziaria, prevede investimenti di circa 33 miliardi.
“Il piano di investimenti per l’upstream, che rappresenta il 77% del CAPEX totale, è ben diversificato in termini geografici grazie agli sviluppi in Medio Oriente, Norvegia e Messico – spiega il gruppo -. Eni, con il rafforzamento del proprio portafoglio di progetti long term/long plateau, ha incrementato ulteriormente la crescita oltre il periodo di Piano, portando il tasso di crescita della produzione al 3,5% fino al 2025, in aumento rispetto alle passate previsioni che vedevano una crescita del 3%. Al fine di rafforzare il processo di decarbonizzazione della società, Eni prevede di investire circa 3 miliardi di euro che verranno impiegati principalmente per progetti di efficienza energetica, abbattimento del flaring, economia circolare e fonti rinnovabili”.
“Su 8 miliardi di investimento previsti per quest’anno, la parte italiana è di 2,3-2,4 miliardi. E’ una quota stabile, poi dipenderà da quello che riusciamo a fare tra permessi e burocrazia”, ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi parlando con i giornalisti.
“Si tratta di investimenti nell’upstream e soprattutto sulla parte rinnovabile e dell’economia circolare, ad esempio nella raffinazione verde a Venezia e nel recupero dei rifiuti da cui si ricava olio e acqua agricola a Gela”, ha aggiunto il numero uno di Eni.