BOLOGNA (ITALPRESS) – Il complesso della chiesa e del castello di Medelana e il suo borgo, a Marzabotto, nel bolognese. I passaggi segreti del Palazzo Ducale di Sassuolo (Mo). Palazzo Ghetti a Rimini, con la residenza storica e la fabbrica dei fiammiferi. Un percorso naturalistico nel borgo di Volano, tra le valli Canneviè e Porticino, a Codigoro (Fe). Sono solo alcuni dei 54 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato 22 e domenica 23 marzo per le Giornate Fai di Primavera, il principale evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano in 400 città in tutta Italia, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni. In Emilia-Romagna saranno aperte al pubblico anche la Casa di Cesare Maltoni, a San Lazzaro di Savena (Bo) e Palazzo Comelli, a Camugnano (Bo), dimore che fanno parte della Rete delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.
Una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura, quest’anno in una edizione speciale in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli -, che anche attraverso le Giornate di Primavera ribadisce la propria missione culturale: educare la collettività alla frequentazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturalistico del nostro Paese. La manifestazione, arrivata alla trentatreesima edizione, è stata illustrata in conferenza stampa questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, dall’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, dalla presidente del Fai Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e dalla referente del Fai regionale, Barbara Rossi.
“Le giornate del Fai sono sempre una splendida occasione per scoprire o riscoprire qualche angolo del nostro territorio e del nostro patrimonio culturale– ha detto l’assessora Gessica Allegni-. Un’opportunità di conoscenza che porta tanti cittadini ogni anno a visitare luoghi straordinari e ad apprezzarne il valore, e che sprona anche le istituzioni alla tutela e alla conservazione. Un lavoro straordinario per cui dobbiamo ringraziare il Fai e i suoi tanti volontari”.
“Visitare almeno uno dei 54 luoghi selezionati da volontarie e volontari dell’Emilia-Romagna per le giornate FAI di Primavera è una esperienza che invitiamo a vivere– assicura Carla Di Francesco, presidente FAI Emilia-Romagna-. Le giornate sono vere feste di piazza che chiamano i cittadini a conoscere beni culturali, paesaggio, storia e tradizioni dell’Italia e sostenerne la tutela, unendosi al FAI che proprio in questo 2025 compie cinquanta anni di passione civica in difesa del patrimonio”.
In tutta Italia sono 750 i luoghi in 400 città che saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Maggiori informazioni sul sito: www.giornatefai.it.
-Foto regione Emilia Romagna-
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