Elezioni e comunicazione, dal Corecom Sicilia una “bussola” per orientarsi

Palermo - PALERMO - Elezioni politiche del 25 Settembre, votazione al seggio elettorale urna e schede elettorali. Ph.Alessandro Fucarini (Palermo - 2022-09-25, Alessandro Fucarini) p.s. la foto e''' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e''' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

PALERMO (ITALPRESS) – Il Corecom Sicilia assicura nell’Isola le necessarie funzioni di governo e controllo nella materia delle comunicazioni. Tra i suoi compiti più rilevanti c’è l’attività di vigilanza e controllo sul rispetto della normativa in materia di “par condicio”. Un ruolo che ha impegnato molto il Corecom nel primo semestre dell’anno, con controlli più serrati per garantire il rispetto delle regole senza perdere di vista il pluralismo dell’informazione in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno 2024, per il rinnovo del Parlamento europeo e di sindaci e consigli comunali di 37 comuni siciliani. L’organismo ha anche vigilato sul rispetto del divieto di comunicazione istituzionale, esteso anche ai profili social delle amministrazioni interessate al voto.

Il Corecom Sicilia ha anche aggiornato il suo vademecum su “Par condicio e sistema radiotelevisivo locale. La comunicazione nel periodo elettorale”, una guida semplice ed intuitiva per le emittenti radiotelevisive locale che, in pochi punti chiave, riassume e semplifica districate norme, disposizioni, codici di autoregolamentazione e decreti che costituiscono la normativa sulla par condicio, cuore della legge 28 del 2000.

Tra le novità l’estensione dell’applicazione di alcune disposizioni anche alle web tv iscritte al registro della stampa e ai giornali on line e le FAQ recentemente riviste su giornalisti e par condicio.

Al centro della legge il divieto, per tutte le pubbliche amministrazioni, di svolgere attività di comunicazione istituzionale dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto, ad eccezione di quelle “effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale il Corecom Sicilia sta svolgendo accurate verifiche.

“Ci piace immaginare questo nostro lavoro come una bussola che possa aiutare a tracciare la rotta corretta nella navigazione tra opportunità e obblighi che caratterizzano il rapporto tra pubblico e sistema radiotelevisivo locale in un periodo, qual è quello di una consultazione elettorale, considerato delicato – dice il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia -. Sono passati 24 anni dall’entrata in vigore della legge sulla par condicio e oggi serve un profondo ammodernamento: in attesa di una revisione della normativa in materia di comunicazione politica e di accesso ai mezzi di informazione il Corecom Sicilia vuole fare la sua parte, contribuendo alla condivisione della conoscenza, della chiara ed inequivocabile indicazione dei principi-base ai quali attenersi”.

foto agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

 

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