E.ROMAGNA, ALTRI 135 MLN PER EDILIZIA SCOLASTICA

Quasi 500 milioni di euro in quattro anni. Questa la somma che la Regione Emilia Romagna grazie ai finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti e allo sblocco dei fondi governativi, investe sulla ristrutturazione e la costruzione di nuove scuole. Alle risorse di 135 milioni di euro dal 2018 al 2020 vanno aggiunti i 320 milioni dei due anni precedenti.

Questa mattina in Regione il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore alla Scuola Patrizio Bianchi e il direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Versari, hanno presentato i nuovi 118 interventi previsti, tra i quali anche tre milioni andranno per la ristrutturazione e messa a norme delle palestre scolastiche.

A illustrare il piano è stato l’assessore Patrizio Bianchi che ha commentato: “Dal 2015 in Emilia-Romagna è stato investito quasi mezzo miliardo di euro, per la precisione 455 milioni, in edilizia scolastica. Un risultato che premia la capacità progettuale e di programmazione della Regione, degli enti locali e delle nostre scuole, ottenuto grazie all’impegno che continuiamo a porre per garantire la sicurezza degli edifici ma anche l’innovazione della didattica e il benessere di studenti e docenti”.

“Monitorare con sistematicità e in maniera puntuale i fabbisogni e le necessità dei territori è fondamentale. Un grande lavoro, che ora consente a Province e Comuni di proseguire la qualificazione già avviata del patrimonio scolastico, aprendo a breve nuovi cantieri”, ha aggiunto.

I fondi andranno per 98 milioni alla ristrutturazioni e nuove scuole destinate a 106 nuove opere straordinarie. Risorse che sono destinate alla realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di edifici scolastici, oltre che alla realizzazione di nuove scuole. Un’attenta programmazione dei fabbisogni da parte delle Province e della Città Metropolitana di Bologna ha permesso alla Giunta regionale di approvare il Piano triennale 2018/2020 e di individuare per quest’anno l’elenco degli interventi da finanziare e le risorse per territorio, in funzione del numero degli studenti e degli edifici scolastici. Di questi, 17 riguardano la provincia di Piacenza, 10 Parma, 9 Reggio Emilia, 15 Modena, 10 Ferrara, 21 Bologna, 6 Forlì-Cesena, 12 Ravenna e 6 Rimini.

Ai 98 milioni resi disponibili dai mutui Bei, si aggiungono altri 24 milioni di euro di cofinanziamento degli enti proprietari delle scuole, cioè Comuni e Province. Sommando le risorse disponibili, si arriva ad un totale di oltre 122 milioni di euro.

Inoltre sono disponibili altri 3 milioni e 190 mila euro per interventi di adeguamento sismico e nuove costruzioni di palestre. Insieme al cofinanziamento degli Enti locali di 1 milione e 666 mila euro, si arriva in totale ad altri 4 milioni e 856 mila euro. Un budget col quale si finanzieranno altri 12 interventi: l’adeguamento sismico di due palestre in provincia di Bologna, una nuova palestra in provincia di Forlì-Cesena, l’adeguamento sismico di due palestre in provincia di Ferrara, una nuova palestra in provincia di Modena e una in provincia di Parma, il miglioramento sismico di una palestra in Provincia di Piacenza, di due in provincia di Ravenna e di una in provincia di Reggio Emilia ed una nuova costruzione in provincia di Rimini.

Infine, per il Piano di adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici, sono disponibili altri 8 milioni e 133mila euro, per i quali è in corso in questi giorni la programmazione degli interventi sul territorio regionale.

“L’innovazione didattica richiede una buona qualità di edilizia scolastica. Non posso che esprimere apprezzamento, e ringrazio la Regione e gli Enti locali per l’impegno profuso in questi anni per le scuole del territorio”, ha detto l’assessore Versari. Infine è arrivata la chiosa del presidente Bonaccini: “Oggi diamo davvero una bella risposta alle famiglie, agli studenti e ai territori mettendo al centro il diritto allo studio, la serenità di ragazze e ragazzi e il dovere di metterli nelle condizioni migliori per crescere e conoscere. Parliamo di risorse certe e interventi già programmati, che riguardano tutto il territorio regionale”.

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