E.ROMAGNA, 25 MLN PER LA SECONDA FASE DI GARANZIA GIOVANI

BOLOGNA (ITALPRESS)- Interventi mirati per accompagnare al lavoro i giovani attraverso percorsi personalizzati che prevedono attivita’ orientative, esperienze di formazione in impresa e percorsi formativi professionalizzanti definiti in funzione di specifiche opportunita’ di lavoro e servizi per l’incrocio domanda offerta. E per i giovani che esprimono una propensione al lavoro autonomo, servizi di consulenza, tutoraggio e formazione e accesso al credito. E’ quanto ha deciso di mettere in campo la Regione Emilia-Romagna per la seconda fase di Garanzia Giovani, il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunita’ per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. Per realizzare le proprie misure l’Emilia-Romagna ha a disposizione altri 25 milioni di euro, e potra’ coinvolgere circa 20mila giovani. “25 milioni per aiutare i giovani, anche i piu’ fragili, a trovare un proprio lavoro – spiega l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Patrizio Bianchi – E’ quanto mettiamo in campo con la seconda fase di Garanzia Giovani, programma che si inserisce in un progetto piu’ ampio, il Focus Giovani, che stiamo costruendo con tutti i firmatari del Patto per il Lavoro per offrire opportunita’ concrete ai ragazzi che stanno costruendo il proprio progetto di vita e portare nuove competenze in un sistema economico-produttivo che, per competere a livello globale, ha bisogno delle ambizioni, della dinamicita’ e dell’energia delle giovani generazioni”.
L’Italia ha scelto di attuare il programma mettendo a punto una strategia unitaria, condivisa tra Stato e Regioni. Il Ministero del Lavoro, attraverso un Piano nazionale, ha delineato le azioni
che la Garanzia Giovani puo’ prevedere nel nostro Paese e quali sono le regole generali. Ogni Regione ha quindi definito una propria strategia, scegliendo quali interventi e opportunita’
mettere in campo sul proprio territorio e con quali modalita’. Cosa vuol dire Garanzia Giovani per l’Emilia-Romagna Garanzia Giovani in Emilia-Romagna si realizza con la collaborazione dell’Agenzia regionale per il lavoro, che garantira’ in primo luogo l’accoglienza dei giovani, e la Rete Attiva per il Lavoro, ovvero, oltre ai Centri per l’impiego, anche quelli accreditati per erogare servizi per il lavoro a persone e imprese. Saranno i Centri per l’impiego infatti prendere in carico i giovani e individuare, attraverso un Patto di servizio personalizzato, le misure piu’ efficaci, in funzione delle diverse condizioni di partenza e delle diverse aspettative. I giovani successivamente potranno scegliere il soggetto accreditato al lavoro al quale rivolgersi per fruire delle opportunita’ previste. Le prestazioni saranno garantite a tutti i giovani che aderiranno al Programma, il Patto di servizio
personalizzato, che dovra’ sempre prevedere la misura accompagnamento al lavoro o, in alternativa a questa, la misura del sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialita’. Nel caso di giovani tra 15 e i 18 anni privi di qualifica, e’ previsto il reinserimento in un percorso formativo o percorso di accompagnamento al lavoro anche attraverso l’attivazione di un contratto di apprendistato per la qualifica o per il diploma professionale.
Tra le misure previste nel percorso proposto ai giovani, l’orientamento specialistico e’ finalizzato a permettere ai giovani di intraprendere scelte consapevoli e acquisire maggiore autonomia nella ricerca attiva del lavoro, anche certificando loro le eventuali competenze di cui sono gia’ in possesso, maturate in seguito a un tirocinio o a processi di apprendimento informale. La
formazione mirata all’inserimento lavorativo prevede percorsi individuali o individualizzati (max 3 persone) progettati in coerenza con concrete opportunita’ di inserimento lavorativo. Si
tratta di un’offerta formativa complementare e aggiuntiva rispetto a quella gia’ resa disponibile nell’ambito delle proposte educative e formative regionali – finanziata con risorse del Fondo
sociale europeo e regionali e finalizzata, ad esempio, al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali (sistema regionale di IeFP), di diplomi di tecnico superiore (Rete Politecnica) – a disposizione di tutti i giovani iscritti al programma e di cui sara’ data loro ampia informazione.
I tirocini dovranno avere una durata minima pari o superiore a due mesi e una durata massima di sei mesi. I tirocini promossi a favore di giovani disabili o ragazzi svantaggiati ai sensi della
Legge 381/91 potranno avere una durata massima di 12 mesi e prevedono, oltre al servizio di formalizzazione delle competenze garantito a tutti, il finanziamento dell’indennita’ con risorse
pubbliche.
La misura dell’accompagnamento al lavoro (scouting per ogni giovane delle opportunita’; tutoring e matching rispetto a caratteristiche e propensioni individuali.) intende sostenere i giovani nella vera e propria fase di ricerca e di avvio delle esperienze di lavoro. Per sostenere i giovani nello sviluppo di specifiche idee imprenditoriali intercettando le propensioni individuali all’autoimprenditorialita’ e all’autoimpiego vengono realizzate azioni di accompagnamento all’impresa e supporto alle start up. Misure mirate e personalizzate di consulenza specialistica per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale, assistenza per la stesura del business plan,  accompagnamento per l’accesso al credito, servizi a sostegno della costituzione di
impresa. Per le idee di impresa ad alto contenuto tecnologico i servizi saranno messi a disposizione da Aster, la struttura in house della Regione Emilia-Romagna ASTER per l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Sono 84.319 i giovani Neet presi in carico dal 2014 ad oggi, dei quali 76.494 residenti in Emilia-Romagna e 7.825 residenti fuori Regione. Per il 51% sono maschi e il 49% femmine, mentre per quanto riguarda la cittadinanza l’81,8% sono italiani e il 18,2% sono stranieri. L’84% dei giovani che ha concluso una misura di politica attiva ha svolto un tirocinio formativo, il 14% ha ricevuto una misura formativa, l’1% ha effettuato il servizio civile e l’1% le misure per fare impresa.
Per quanto riguarda l’efficacia del Programma Garanzia giovani, il 60% dei giovani presi in carico ha stipulato un contratto di lavoro. Prevalgono i contratti a tempo determinato (51,7%),
seguiti dai contratti di apprendistato 31,1%), dai contratti a tempo indeterminato (10,4%) e da altri contratti di lavoro (6,8%)-
(ITALPRESS).

 

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