È MORTO GEORGE BUSH

È morto a Houston all’età di 94 anni George H. Bush, 41^ presidente degli Stati Uniti. Alla Casa Bianca era stato in carica per un mandato, dal 1989 al 1993.

Veterano della Seconda Guerra Mondiale, esponente del Partito Repubblicano, nella sua lunga carriera politica era stato anche membro della Camera dei rappresentanti e direttore della Cia, oltre che vicepresidente degli Stati Uniti dal 1981 al 1989 sotto la presidenza Reagan.

Nato il 12 giugno del 1924 a Milton, nel Massachusetts, da una delle più influenti famiglie dell’aristocrazia finanziaria dell’Est degli Usa, studiò alla Phillips Academy di Andover e partecipò alla Seconda Guerra Mondiale come ufficiale pilota della Us Navy, ottenendo una decorazione. Nel 1945 sposò Barbara Pierce e alla fine del 1948 si laureò in economia alla Yale University.

Dopo diversi anni in Texas nell’industria petrolifera, cominciò la carriera politica e, dopo una prima sconfitta contro il senatore democratico Ralph Yarborough nel 1964, fu eletto alla Camera dei Rappresentanti nel 1966, primo repubblicano mai eletto a Houston. Sotto la presidenza Nixon è ambasciatore alle Nazioni Unite, dal 1971 al 1973, poi diventa presidente del Partito Repubblicano.

All’inizio del 1976 il presidente Gerald Ford nomina Bush direttore della Central Intelligence Agency, dove resta fino al gennaio 1977, giorno dell’insediamento del nuovo presidente, il democratico Jimmy Carter.

Sconfitto da Ronald Reagan alle primarie del Partito Repubblicano nel 1980, viene scelto da quest’ultimo come vicepresidente. Resta in questa carica per entrambi i mandati di Reagan alla presidenza.

Nel 1988 Bush viene eletto presidente. Mostra una particolare predilezione verso la politica estera. E’ ricordato soprattutto per l’intervento in Iraq dopo l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. La Guerra del Golfo inizia il 16 gennaio 1991, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di sicurezza dell’ONU e la creazione di una forza multinazionale di una vastità senza precedenti, che comprendeva, oltre ai Paesi della NATO, alcuni Stati arabi e l’Urss.

A partire dalla primavera del 1991 Bush vede in forte calo la sua popolarità a causa della crisi economica cominciata nel 1990, alla quale risponde con un aumento delle tasse. Per l’economista Milton Friedman il presidente aveva tradito la Reaganomics.

Nel 1992 è sconfitto da Bill Clinton e non ottiene il secondo mandato alla presidenza.

Appassionato di paracadutismo, fa scalpore il suo lancio dell’11 novembre 2007, all’età di 83 anni. Il 12 giugno 2014, in occasione del suo novantesimo compleanno, ha compiuto un nuovo lancio assistito dalla moglie e dal figlio George. Da diversi anni soffriva del morbo di Parkinson, che lo ha costretto su una sedia a rotelle.

 

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