Il governo di città complesse. Quali competenze servono nel governo delle città che cambiano velocemente? Come formare la pubblica amministrazione? Sono solo alcune delle domande alle quali provano a rispondere i due volumi presentati questa mattina nell’aula magna dell’Ateneo di Bari: “Per una scienza nuova del governo delle città” di Gianfranco Dioguardi, presidente onorario dell’omonima fondazione e “Il Governo della città complessa” di Simonetta Armondi, docente del Politecnico di Milano. Oggi non solo presentiamo due libri – ha detto Francesco Maggiore, presidente della Fondazione Dioguardi – ma l’esito di una felice intuizione di Gianfranco Dioguardi. Una intuizione che nasce dalla consapevolezza che per gestire la città contemporanea vanno ripensate nuove teorie organizzative”. Il libro del professor Dioguardi non solo si interroga su quali possano essere le figure di cui necessiterebbe una città moderna, ma prende in considerazione l’idea di una City school con il preciso compito di formare nuove profili che possano essere in grado di gestire la complessità urbana, fatta di spazi, di aria, di opere, ma fatta soprattutto di fruitori in continuo divenire.
“Tutto questo potrebbe diventare materia di un master – ha annunciato il rettore Antonio Felice Uricchio – quel che è ormai certo è che non si si può imprissivare come amministratori e tecnici, occorre avere delle competenze. Competenze nuive per sfide nuove. Le problematiche ambientali, energetiche, dell’utilizzo delle risorse, i temi delle politiche migratorie, i nuovi servizi che possono essere richiesti dalle comunità, sono temi che richiedono competenze nuove che vanno consolidate con la formazione di livello superiore. Con la Fondazione Dioguardi, l’Anci e il Politecnico di Milano, l’università di Bari ha pensato di costruire un format per offrire il consolidamento di queste competenze e la contaminazione di saperi, due mondi che sembrano lontani ma che poi diventano convergenti nel momento in cui occorre assicurare l’efficienza nella gestione delle risorse pubbliche e in particolare in quelle locali”.
Un tema quello delle città complesse da governare al quale si sono mostrati molto sensibili gli studenti del Convitto Nazionale Cirillo coinvolti in un percorso di formazione con la Fondazione Dioguardi. “Ci siamo soffermati- ha detto il dirigente scolastico Francesco Lorusso – sul valore degli studi e su come essi possono avere una incidenza sul reale. Ci siamo anche interrogati su quale sia il ruolo delle scuole nella formazione della futura classe dirigente”. Dalla consapevolezza che chi governa oggi le città in continuo cambiamento non abbia una formazione adeguata, è partita Simonetta Armondi nel suo libro-indagine fino ad arrivare alla scoperta “che esiste una domanda di formazione da parte della Pubblica Amministrazione che resta disattesa – ha detto Armondi – anche perché chi chiede la formazione non sa esattamente su quali temi andrebbe focalizzata”. L’indagine approfondisce inoltre la connessione tra politica e tecnica. Si rileva, infatti che “c’è una forte domanda, non di politica, ma di politiche, ovvero di orientamenti strategici che alla base richiedono ha precisato – una contaminazione continua tra scienze umanistiche, innovazione e approccio multidisciplinare”.