Bebe Vio oro a Tokyo “Ad aprile ho rischiato di morire”

TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Bebe Vio e’ medaglia medaglia d’oro nel fioretto individuale categoria B alle Paralimpiadi di Tokyo. Sulla pedana del Makuhari Messe Hall B, la ventiquattrenne di Mogliano Veneto (gia’ oro cinque anni fa a Rio2016), atleta delle Fiamme Oro, ha battuto in finale la cinese Zhou Jingjing, numero 5 del ranking internazionale, col punteggio di 15-9. Si trattava dello stesso atto conclusivo del torneo di Rio.

“I primi quattro anni della preparazione sono andati benissimo, anche nel periodo del Covid, anche grazie ai miei allenatori e alle Fiamme Oro perche’ ho ripreso persino prima delle altre avversarie. L’ultimo anno, invece, e’ stato parecchio “sfigato” per via dell’infortunio che ho avuto” le sue parole dopo l’oro. Quindi la rivelazione: “Lo scorso 4 aprile mi sono dovuta operare e sembrava che questa Paralimpiade non doveva esserci, abbiamo preparato tutto in due mesi, non so come cavolo abbiano fatto. Non ci credevo di arrivare fin qui, perche’ ho avuto un’infezione da stafilococco che e’ andata molto peggio del dovuto e la prima diagnosi era amputazione entro due settimane (dell’arto sinistro; ndr) e morte entro poco. Sono felice, hai capito perche’ ho pianto cosi’ tanto? L’ortopedico ha fatto un miracolo, si chiama anche Accetta tra l’altro… e’ stato bravissimo, tutto lo staff lo e’ stato. Questa medaglia
assolutamente non e’ mia, e’ tutta loro”.

In precedenza, l’Italia aveva già smosso ancora il medagliere, conquistando due podi nel triathlon. La prima gioia di giornata l’ha regalata la poliedrica Veronica Yoko Plebani all’Odaiba Marine Park. Dopo aver esordito nel 2014 ai Giochi invernali di Sochi nel parasnowboard e aver disputato quelli estivi di Rio 2016 nella paracanoa, la venticinquenne bresciana di Gavardo ha chiuso terza nella categoria PTS2, coronando il sogno nel triathlon. Una gara solida che le ha permesso di realizzare il sogno di salire sul podio paralimpico alle spalle delle americane Allysa Seely (che bissa il successo di Rio 2016) e Hailey Danz. Subito dopo ci hanno pensato Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin ad arricchire il medagliere. Nella PTVI femminile, la azzurra della provincia di Reggio Calabria chiude con l’argento in 1:11.11, 3.56 di ritardo dalle vincitrici della gara, le spagnole Susana Rodriguez e Sara Loher (1:07.15). Terzo posto per le francesi Annouck Curzillat e Celine Bousrez (1:11.45).
Un’altra grande giornata di finali all’Aquatics Centre con tantissimi azzurri in finale e due medaglie. Si comincia con Stefano Raimondi, splendido bronzo nei 100 stile libero S10 maschile. A ruota la palermitana Xenia Francesca Palazzo, tesserata Verona Swimming Team, è d’argento nei 200 misti SM8.
Buone notizie anche dal pararowing, ovvero il canottaggio, in cui tutti e due gli equipaggi azzurri impegnati nei ripescaggi odierni si sono qualificati alla finale di domani. Un grande risultato per il quattro con PR3 formato da Cristina Scazzosi, Lorenzo Bernard, Alessandro Alfonso Brancato, Greta Elizabeth Muti e Lorena Fuina e il doppio PR2 misto composto da Gianfilippo Mirabile e Chiara Nardo.
(ITALPRESS).

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