Droga, la Regione Veneto presenta progetto a finanziamento nazionale

BRUXELLES - Sede della Regione Veneto Avenue Tervuren 67, Bruxelles (BRUXELLES - 2010-06-07, Mauro Bottaro) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

VENEZIA (ITALPRESS) _ La Regione Veneto presenterà un proprio, innovativo Progetto antidroga con il quale si candida a partecipare alla ripartizione del Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, sulla base dell’Avviso Pubblico per la selezione di progetti per la prevenzione dalle dipendenze da sostanze e comportamentali tra i giovani in età scolare, emanato dal Dipartimento Politiche Antidroga il 17 luglio scorso. L’Avviso prevede che possano presentare progetti le Regioni e le Province Autonome con finanziamento massimo di 238 mila euro.
Lo ha deciso la Giunta regionale, approvando una specifica delibera su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha dato il via alla definizione di un progetto denominato “A Scuola di Divertimento” e ha individuato come responsabile tecnico per la gestione dell’intervento la dottoressa Silvia Faggian, Dirigente Psicologo dell’Ulss 3 Serenissima di Venezia.
“E’ un’iniziativa molto significativa e originale – dice Lanzarin – che si inserisce nell’ambito della prevenzione universale e si rivolge a studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Target e strumento dell’intervento sono l’area del divertimento. La letteratura scientifica dimostra infatti che il coinvolgimento in attività piacevoli non solo aumenta la percezione di benessere psicologico ma previene anche l’uso di sostanze”.
Le modalità di azione individuate sono molteplici: attività di formazione in classe con esperienze pratiche e gruppi di lavoro; esperienze di gruppo dei ragazzi su discussione e proposta di attività piacevoli; concorso che premia le cinque migliori proposte; convenzione con palestre e centri ricreativi; individuazione di spazi dove i ragazzi possano incontrarsi per realizzare iniziative come, ad esempio, prove musicali o di danza; collaborazione con Associazioni come il CAI per percorsi di training di arrampicata o trekking; consolidamento dell’associazione attività/piacere; confronto degli accessi ai Servizi per le Dipendenze dei giovani e giovanissimi nei periodi pre e post attuazione del Progetto.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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