Donazzan “Lascio un’eredità importante fatta di buona amministrazione”

VENEZIA (ITALPRESS) – Emozionata ma anche sorridente, Elena Donazzan ha voluto circondarsi delle persone più fidate che l’hanno seguita nei suoi 19 anni di attività in Regione Veneto, per congedarsi ufficialmente e intraprendere il nuovo incarico di Parlamentare Europeo. Lunedì prenderà l’aereo, martedì sarà al lavoro in commissione come Vicepresidente della commissione industria, dove si occuperà di fondi europei destinati soprattutto alla formazione e della difesa dell’industria veneta e italiana. Questo è il futuro, ma oggi, a Palazzo Balbi, Elena Donazzan ha portato i numeri, per far comprendere l’attività svolta, e soprattutto le sensazioni e i ringraziamenti per aver avuto il grande privilegio di lavorare così a lungo in quella che ha definito la più bella amministrazione che ci possa essere
Assieme a lei i direttori delle Direzioni regionali di riferimento e, tra gli altri, l’assessore regionale allo Sviluppo Ecomomico Roberto Marcato, l’assessore al Turismo Federico Caner, alcuni consiglieri regionali, il rettore dell’Università Iuav, Benno Albrecht, direttori regionali e degli enti strumentali.
“Il primo grazie va al presidente Zaia, che mi ha confermato per tre volte alla guida di questo assessorato – ha dichiarato l’assessore uscente – assegnandomi le deleghe all’Istruzione, Formazione, Lavoro, e prima ancora quelle alla Tutela del Consumatore, Sicurezza Alimentare, Servizi veterinari, Protezione civile, Caccia. Il secondo ringraziamento va ai direttori delle strutture regionali: se sono cresciuta personalmente e professionalmente lo devo alle persone con cui ho lavorato. Lascio un’eredità importante – ha continuato – fatta di risultati concreti e relazioni improntate sulla correttezza e l’assunzione di responsabilità. Lascio innanzitutto una buona amministrazione, come dimostra la programmazione e rendicontazione dei Fondi europei. C’è stato un momento in cui qualcuno ha insinuato che ci fosse stata una mala gestio: non solo non era vero, ma la Commissione europea ha sempre plaudito alla gestione dei fondi europei della Regione Veneto, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo”.
“L’innovazione – ha aggiunto Donazzan – è la parola chiave che ha guidato questo lungo percorso in Regione. Con i nostri progetti abbiamo profondamente inciso nella formazione professionale. Siamo la Regione più inclusiva e più capace di accogliere le persone, in particolare le più fragili. Abbiamo ottenuto risultati molto importanti sulla dispersione scolastica: 9% contro il benchmark europeo che è al 10%. Abbiamo realizzato una delle migliori filiere verticali della formazione d’Italia: abbiamo iniziato nel 2011 con 6 corsi ITS e siamo arrivati ai 100 attuali. Lavoro: dopo la crisi di Lehman Brothers, il Veneto ebbe uno shock. Ci siamo messi l’elmetto in testa e abbiamo trovato soluzioni: le work experience, con il rafforzamento dei centri per l’impiego, i Lavori di Pubblica utilità, e l’Unità di Crisi con cui abbiamo gestito 330 tavoli di crisi. Ho cercato di chiudere tutte le questioni aperte – l’ultima nel pomeriggio con Ceramiche Dolomite – ma sarò sempre legata alla nostra regione e il mio nuovo ruolo mi consentirà di portare il modello veneto in Europa”.

foto: ufficio stampa Regione Veneto

(ITALPRESS).

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