ROMA (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico ci saranno molte opportunità per mettere in sicurezza situazioni critiche. Ci sono misure di monitoraggio e tutela del territorio per oltre 10 miliardi sia da parte del ministero e delle Municipalità”. Così Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica nel corso dell’audizione di fronte alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive sulle modalità di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per le parti di competenza. “Solo dalla direzione generale del Ministero ci sono 1,28 miliardi per 1 milione e mezzo di persone che vivono in zone a rischio. Sono abbastanza fiducioso che otterremo un buon risultato. Sul consumo del suolo invece, la lotta è più indiretta ma con 360 milioni per la bonifica dei siti orfani andiamo nella giusta direzione – continua Cingolani -. Per la rimozione dell’amianto è prevista la sostituzione con tetti fotovoltaici negli impianti del settore agricolo. La filiera agroalimentare, un’eccellenza italiana, è molto importante e rispetto al tema biomasse e biogas stiamo procedendo con una linea corta, a km 0 privilegiando l’autonomizzazione dell’azienda agricola”.
Il ministro ha poi riferito sul piano di ricarica elettrica: “Non dobbiamo considerare le autostrade, i 750 milioni per le 10mila colonnine vanno considerate dalla città alla statale. Arrivare al 70% di energia elettrica rinnovabile ci darebbe la libertà di produrre altri vettori e cambiare l’assetto di elettrificazione del Paese. E’ difficile, una grande sfida e non l’ho mai nascosto. Sui rifiuti, confermo che il nuovo dipartimento del ministero sull’Economia circolare sta lavorando. Alcuni decreti sono stati fatti, altri sono stati aggiornati e altri sono in arrivo. Questo tema è prioritario, abbiamo 5 miliardi su agroenergie e economia circolare, dobbiamo avere le idee chiare. Entro l’estate tutto sarà fatto”.
Un altro tema importante e su cui bisogna lavorare è la creazione di un format omogeneo per il programma di digitalizzazione dei parchi. “Deve puntare alla biodiversità e al flusso di utenza. Inoltre, deve andare di pari passo con quello sull’efficientamento delle isole perchè insieme rappresentano una forza dal punto di vista dell’ambiente e del turismo. Inoltre, credo che sia fondamentale conciliare ambiente e spopolazione ma mi sembra che in Italia si stia andando in questa direzione, ci sono idee e risorse da investire”, ha detto Cingolani. Sull’ex Ilva “prima la salute ovviamente. Io posso solo attenermi all’esito delle sentenze e delle indicazioni del Parlamento ma c’è un portafoglio importante che consentirà di fare qualcosa di buono per Taranto”.
(ITALPRESS).
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