Differenza tra disoccupato e inoccupato: quali sono le differenze tra disoccupato e inoccupato e quindi, tra disoccupazione e inoccupazione.
Se ti sei trovato a vedere delle statistiche, forse hai notato percentuali diverse per inoccupazione e disoccupazione. Nella tabella in alto è mostrata la mappa del globo con varie cromie per tasso di disoccupazione. Disoccupazione e inoccupazione sono due concetti diversi. Vediamo subito qual è la differenza tra disoccupato e inoccupato.
Differenza tra disoccupato e inoccupato
Come premesso, gli economisti distinguono diversi tipi di “disoccupazione” come quella ciclica, disoccupazione frizionale, quella strutturale, disoccupazione classica e inoccupazione.
Per disoccupato si intende colui che ha perso il lavoro.
Per inoccupato si intende colui che è in cerca della prima occupazione. Cioè una persona che non ha mai lavorato ed è in cerca del suo primo lavoro.
Ecco chiarita la differenza tra disoccupato e inoccupato!
La disoccupazione è uno stato stazionario in cui un lavoratore è separato dal lavoro. Il processo di ricerca del primo lavoro fa riferimento all’inoccupato, cioè colui che non è ancora occupato.
Nella premessa abbiamo parlato di disoccupazione frizionale e disoccupazione strutturale. Gli economisti, infatti, fanno ulteriori classificazione e distinzioni circa le stime sulla disoccupazione.
In sintesi
L’inoccupato è un aspirante lavoratore che non ha mai lavorato prima e quindi è in cerca del suo primo impiego.
Il disoccupato è colui che in precedenza già lavorava (come part time, tempo determinato o indeterminato…) e che si trova in una fase in cui è separato dal lavoro.
Definizione canonica
Un individuo si può definire disoccupato se dispone di un reddito al di sotto degli 8.000 euro all’anno (in qualità di lavoratore dipendente) oppure se ha un reddito inferiore ai 4.800 all’anno (in qualità di lavoratore autonomo).
In più, si può definire disoccupato chi ha svolto un lavoro per soli 8 mesi o soli 4 mesi se ha un età inferiore ai 25 anni.
L’inoccupato è colui che da oltre 12 mesi (o da sei mesi in caso di giovani) è iscritto ad un Centro per l’impiego e non ha ancora svolto alcuna attività lavorativa.
Disoccupazione frizionale
Chiarita la differenza tra disoccupato e inoccupato, andiamo più a fondo sull’argomento. Vediamo qual è la differenza tra disoccupazione frizionale e strutturale.
Anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale il fattore temporale. Se la disoccupazione è di breve durata, si parla di disoccupazione frizionale. Al contrario, se la disoccupazione diventa uno stato stazionario, si parla di disoccupazione strutturale.
Quando gli economisti e i politici parlano di abbassare il tasso di disoccupazione, in genere, fanno riferimento ai dati che riguardano la disoccupazione a lungo termine (disoccupazione strutturale).
I tassi di disoccupazione e inoccupazione, purtroppo, variano molto in diversi gruppi di popolazione, sia in base al ceto sociale, sia in base ad altri fattori come il genere e le etnie. Le donne nel mondo del lavoro hanno un maggior tasso di inoccupazione, disoccupazione e anche salari più bassi (pay gap gender).
Il tasso di disoccupazione, quando è elevato, vede una buona percentuale di inoccupati. La disoccupazione, in generale, è frutto di:
- un basso tasso di ottenimento di lavoro (soprattutto se si tratta del primo impiego!)
- un alto tasso di separazione del lavoro (ridimensionamento, ristrutturazione aziendale, fallimento aziendale, fusioni…)
Inoccupato
L’inoccupato è il giovane che, finito un percorso formativo di qualsiasi genere, si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro. I giovani, appena entrati nel mercato del lavoro, sono incerti sulla carriera da intraprendere. In un momento economico difficile risulterebbe utile, per loro, provare diversi tipi di impiego anche distanti dal loro ideale lavorativo.
Tra i giovani appena entrati nel mercato del lavoro è facile attendersi un elevato tasso di disoccupazione frizionale proprio sull’incertezza sulla strada da intraprendere.