Differenza tra denuncia e querela: spieghiamo in modo semplice che differenze ci sono tra denunciare e querelare qualcuno.
Denuncia: cos’è?
La denuncia, nell’ordinamento penale italiano, è l’atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio ne informi le autorità competenti.
Primo elemento chiave: chiunque può denunciare un reato. Se passeggiando per una città di campagna noto un abuso edilizio oppure se passeggiando nei pressi di una zona costiera vedo una fabbrica che immette liquami in mare, posso esporre formale denuncia alle autorità.
Querela: cos’è?
La querela è un assunto del diritto processuale penale che talvolta è necessario per l’esercizio dell’azione penale.
Per alcuni reati, infatti, anche in presenza di evidenze (prove sufficienti), il pubblico ministero può avviare un processo penale soltanto a seguito di una querela.
La querela può essere fatta esclusivamente dalla parte lesa del reato. Si dice in tal caso che il reato è procedibile a querela di parte. Se il reato non necessita di querela per un procedimento penale si parla di reato procedibile d’ufficio.
Primo elemento chiave: la querela può essere esposta solo dalla parte lesa, cioè da chi ha subito un sanno.
Differenza tra denuncia e querela
Come abbiamo appena visto, denuncia e querela possono avere delle similitudini ma non sono la stessa cosa. Nel gergo comune, i termini querela e denuncia vengono usati come sinonimi ma NON lo sono.
Il nostro codice penale prevede dei reati perseguibili a querela e dei delitti perseguibili di ufficio. La denuncia fa innescare una procedura penale presso le autorità competenti solo se il delitto in oggetto rientra tra i “reati perseguibili di ufficio”. Se il delitto in oggetto non rientra tra i “reati perseguibili di ufficio” è necessaria la querela ed il codice penale italiano impone che la querela sia presentata dalla parte lesa, cioè da chi ha subito il danno.
Un esempio pratico è la querela per diffamazione. Se una testata giornalistica parla molto male di un tuo cantante, diffamandolo e raccontando fandonie sul suo conto, un suo fan non può denunciare la testata ma dovrà essere il diretto interessato a querelare.
I maltrattamenti sui minori e le violenze domestiche sono reati procedibili sia d’ufficio (quindi senza la necessità di una formale denuncia dell’offeso), sia con una querela di parte (quindi una querela presentata dalla vittima).
La vittima non deve fare altro che recarsi in questura o presso una stazione dei carabinieri. Saranno gli organi deputata a redigere il verbale e agire di conseguenza. A seguito della querela o della denuncia formale scatteranno delle indagini. Se le indagini faranno emergere un reato, il pubblico ministero chiederà di rinviare a giudizio il colpevole per la condanna dell’aggressore. La violenza domestica può costare all’aggressore una condanna da 2 a 6 anni di reclusione. Se le indagini non porteranno alcuna evidenza, ci sarà l’archiviazione del procedimento in corso.
Atto di querela
La querela non è una semplice segnalazione di un reato (come la denuncia) ma richiede la stesura di un atto.
Per la stesura dell’atto di querela potrebbero bastare le autorità, tuttavia è sempre possibile (e talvolta consigliato) rivolgersi a un avvocato.
Querela o denuncia: differenze
Il diritto di querela può essere esercitato da qualsiasi persona offesa da un reato. La persona può presentare una querela entro tre mesi dal giorno in cui ha avuto notizia del fatto che costituisce reato.
La denuncia può essere presentata da qualsiasi cittadino e deve far riferimento a un delitto per cui è possibile procedere d’ufficio. In sostanza, le differenze tra denuncia e querela sono:
- Affinché si proceda penalmente per un reato procedibile a querela, è necessario stendere un atto di querela. Questo atto può essere redatto dalle forze dell’ordine o con l’aiuto di un avvocato.
- Per tutti i reati procedibili di ufficio basta segnalare il fatto alle autorità, cioè “denunciare” il fatto.
- L’atto di querela deve necessariamente contenere la manifestazione di volontà affinché venga punito il colpevole.
- La denuncia può essere presentata da chiunque.
- La querela può essere presentata solo dalla persona che ha subito il danno.
Spesso si crea confusione anche tra denuncia ed esposto. L’esposto è una segnalazione alle autorità della presenza di un dissidio tra privati. L’esposto è spesso usato tra vicini di casa o tra privati in disaccordo. Con l’esposto si chiede alle autorità di intervenire per risolvere un contrasto.
Talvolta l’esposto è equiparabile alla denuncia. Se l’esposto contiene la notizia di un reato (come può essere l’abuso edilizio del vicino di casa), questo si trasformerà automaticamente in una denuncia quindi l’autorità dovrà iniziare un procedimento penale.