Differenza tra islamici e musulmani: quali sono le differenze tra musulmani e islamici e tra musulmani sciiti e sunniti.
Differenza tra islamici e musulmani
Quale è la differenza tra islamici e musulmani?
In realtà, tra musulmani e islamici non vi è alcuna differenza. Questi due termini sono usati come sinonimi. Per averne certezza, ti basterà consultare un dizionario. Se cerchi il termine “musulmano” troverai “aggettivo singolare maschile, che appartiene alla civiltà islamica e ne professa la religione”. L’Islam è una Religione monoteistica fondata da Maometto (575 ca – 632). La parola musulmano è un aggettivo usato per indicare qualsiasi cosa inerenti all’islam o islamismo e viene usata anche come sostantivo, per indicare una persona che segue la religione islamica.
In sintesi, non vi è alcuna differenza tra islamici e musulmani perché i due termini fanno riferimento alla medesima religione attinente all’Islam.
Maomettiani
I termini islamici e musulmani non sono le uniche due parole per indicare la religione attinente all’Islam. Si parla di Maomettano per fare riferimento ai seguaci di Maometto (quindi agli islamici). Questo vocabolo è poco usato, attualmente si parla più spesso di musulmani e islamici.
Differenza tra sunniti e sciiti
Noi parliamo di islamismo come se fosse un’unica religione… tuttavia è importante dire che vi sono molti sottogruppi religiosi. I due principali “rami dell’Islam” sono quello dei sunniti e degli sciiti.
La frattura dell’Islam che ha portato alla creazione di una fazione sciita e una sunnita risale al VII secolo. Oggi, tale frattura è alimentata non da motivi religiosi ma soprattutto motivi politici ed economici.
La condizione geo-politica del Medio Oriente, attualmente è ancora condizionata dalla separazione di queste due dottrine islamiche.
Lo scisma, la separazione tra sunniti e sciiti, si ebbe con la morte di Maometto (632 dC), quando la guida dell’Islam fu affidata ad Abu Bakr. Nota bene: l’Islam non è una regione geografica ma una “comunità”.
Abu Bark, compagno del profeta, doveva guidare la comunità islamica… tuttavia, molti fedeli non lo riconoscevano come legittimo successore di Maometto, ma ritenevano che la leadership spettasse ad Ali, cugino e genero di Maometto. Chi sosteneva Ali, fu chiamato “shiaat Ali” (fazione di Ali). E’ da queste parole che nasce l’attuale termine sciita.
L’etimologia della parola sunnita fa riferimento al “sunna“, codice di condotta tramandato da Maometto, che, insieme al corano, costituisce la base per la sharia, la legge islamica.
Secondo diverse stime, i sunniti costituiscono circa l’85% del mondo islamico. Si parla di 1,6 miliardi di fedeli sunniti! Gli Sciiti sono una minoranza e geograficamente sono collocati soprattutto in zone come l’Iran, l’Iraq, Baherein.. grosse comunità sciite si trovano anche nello Yemen, in Libano, Siria, Pakistan e Arabia Saudita.
Anche se all’apparenza l’Islam si divide in due rami, la realtà è molto più complessa. Tra i sunniti e tra gli stessi sciiti (che sono di per se una minoranza islamica) vi sono molte altre fazioni, gruppi e sottogruppi!
Cosa hanno in comune?
Tutti condividono il Corano come libro sacro e i cinque pilastri dell’Islam. Per un approfondimento, leggi la pagina dedicata alle Feste Musulmane.
Allora quali sono le differenze tra sciiti e sunniti?
Per spiegarlo sfruttiamo le parole di Lorenzo Declich, autore del saggio L’Islam nudo” e “Islam in 20 parole”.
“Gli sciiti hanno qualcosa di assimilabile a un clero, con una gerarchia ben definita che vede al vertice gli ayatollah. Questi ultimi sono considerati guide spirituali e in buona misura politiche della comunità; la confessione sciita iraniana, ad esempio, è detta duodecimana, perché guidata dai 12 imam, posti a capo della comunità islamica dopo la morte di Maometto. Anche nel sunnismo troviamo autorità religiose, ma il loro peso politico è più limitato e la gerarchia interna meno marcata”.
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