DIAGNOSI TUMORI, PRESENTATI RISULTATI “INSIDE THE BREATH”

Sono stati presentati questa mattina nel Balab dell’Università degli Studi di Bari i risultati del progetto Inside The breath, realizzato in un arco temporale di sei anni, che ha portato alla realizzazione di un’apparecchiatura portatile capace di individuare, grazie al semplice soffio del paziente e dunque in modo assolutamente non invasivo, il carcinoma del colon retto, il tumore più diagnosticato in Italia nel 2016, ma anche patologie come infezioni del tratto respiratorio, apnee ostruttive, cancro della mammella, dell’apparato genitale, della prostata. Mistral, questo il nome del macchinario, è un campionatore del respiro umano che viene immagazzinato in una provetta dove vengono raccolti i composti organici volatili. Un laboratorio specialistico effettua poi l’analisi del campione e invia il referto al medico di riferimento.
Si tratta di una rivoluzione nel settore della diagnostica che si preannuncia interessante anche per i costi decisamente più bassi per il servizio sanitario rispetto alle normali indagini per la diagnosi precoce.
La sperimentazione avviata con Mistral, ha portato all’individuazione del tumore nell’85% dei casi. Un dato che ridisegna completamente il quadro della diagnostica. A conforto delle capacità dell’apparecchiatura di individuazione del marker tumorale attraverso l’analisi del respiro, un altro dato: su 11 pazienti malati, operati e guariti e sottoposti alla campionatura del soffio, si è riscontrato che la composizione molecolare del soffio era cambiata rispetto al periodo della malattia. 

La presentazione dei risultati del progetto è stata fatta nell’ambito del convegno “Diagnosi precoce dei tumori? In un soffio” al quale sono intervenuti il professor Gianluigi De Gennaro del Dipartimento di biologia di Uniba, il professor Donato Altomare del Dipartimento dell’emergenza e dei trapianti di organi del Policlinico di Bari, Angelo Gigante di Predict, l’azienda che ha sviluppato e realizzato l’apparecchio “Mistral”, Rosaria Orlandi dell’Ircss di Milano, Annamaria catino del Dipartimento di oncologia medica dell’Ircss di Bari, Alessia De Gilio del dipartimento di biologia di Uniba e Marco Cardanobile, ingegnere di Predict e responsabile Mistral.    
Per la Regione Puglia che ha finanziato il progetto con 500 mila euro con la misura Aiuti a sostegno dei Cluster Tecnologici regionali, è intervenuto Rocco De Franchi, Consigliere del Presidente Emiliano per la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione. “Sono molto contento – ha detto De Franchi –  che oggi qui ci sia non solo l’Ircss di Bari, ma anche quello di Milano che sta osservando con attenzione questa innovazione, magari per portare un pezzo di Puglia che funziona altrove. Luoghi come il Balab sono la testimonianza di un grande miracolo metropolitano che avviene in questa città e in questa regione. Questi non sono luoghi di sapere ma anche luoghi di apertura all’innovazione”.

“Inside The Breath – ha detto Gianluigi De Gennaro – è un progetto figlio della programmazione di questa Regione su innovazione e ricerca.  La regione ha seguito questo progetto da quando era in culla. Sono passati sei anni, ma ce l’abbiamo fatta”.

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