DI MAIO “STIAMO CREANDO IL CODICE DEL LAVORO”

“Nel prossimo mese arriverà una legge anticorruzione e un nuovo codice del lavoro. Aboliremo 140 leggi che si contraddicono e ne scriveremo una”.  Luigi Di Maio, Ministro del lavoro, dello sviluppo economico e vicepresidente del consiglio, è intervenuto su Rai Radio 2 nel corso del programma “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in onda tutti i giorni dall’1.30 alle 6.
Il ministro si è soffermato sui primi cento giorni di Governo: “Abbiamo iniziato a mettere mano a quelle cose odiose, dai vitalizi degli ex deputati all’air force Renzi – ha spiegato Di Maio a Radio2 – ho fatto una legge che ci rende il primo Paese in Europa ad abolire la pubblicità sul gioco d’azzardo. Abbiamo abolito le delocalizzazioni, ora arriva il ddl anticorruzione. Chi viene preso con le mani nella marmellata non vedrà più la pubblica amministrazione. Sono stati tre mesi impegnativi, c’è stata la tragedia del ponte Morandi, e lì dobbiamo una risposta alle famiglie delle vittime, togliendo la concessione ad Autostrade, una società che non ha manutenuto quel ponte e lo ha fatto crollare”.

Tra i prossimi obiettivi del nuovo Governo, oltre alla legge anticorruzione, anche la lotta alle pensioni d’oro: “Tutti quelli che guadagnano più di 4000 euro e non hanno versato i contributi per quella megapensione tornano a quanti contributi hanno versato – ha dichiarato il Ministro – che ha aggiunto “stiamo creando il codice del lavoro, aboliamo 140 leggi che si contraddicono e ne scriviamo una, il codice del lavoro, che le riassume tutte”
Di Maio ha poi rivolto un messaggio ai cittadini che lavorano di notte: “Se l’Italia va avanti è grazie a queste persone. Penso alle forze dell’ordine, a chi opera negli ospedali, nel mondo del trasporto, per portare nei nostri supermercati e nelle nostre tavole quei prodotti necessari per vivere. Tutte queste persone hanno la mia riconoscenza, spero di poter lavorare nei prossimi anni per dargli maggiori diritti e migliori condizioni di lavoro, in qualsiasi settore”.

Parlando del suo rapporto con la notte il vicepremier ha raccontato: “Non ho mai perso il sonno, la notte ha la capacità di rigenerarmi. Anche se spesso mi capita di lavorare la notte. Ad esempio il caso Ilva ci ha impegnato per diciotto ore consecutive di trattativa. Il Ministero in alcuni momenti sembrava un dormitorio, con persone che un po’ ovunque cercavano un attimo di tranquillità dopo ore e ore di trattativa. Alle sei mezza del mattino, poi, abbiamo accolto la notizia che ce l’avevamo fatta”.
Tra le notti che il Ministro non dimenticherà mai quella delle elezioni dello scorso quattro marzo: “Abbiamo passato una notte ad attendere i risultati – ha ricordato Di Maio – gli exit poll all’inizio non ci attribuivano una vittoria schiacciante, mano a mano è venuto fuori che eravamo la forza politica più importante del Paese, al 32% dei consensi, ben staccata dalla seconda. Abbiamo festeggiato attorno alle 3 di notte, ma subito dopo abbiamo realizzato che iniziava un lavoro enorme da fare”

 

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