Detrazione al 65%, la guida completa. Info e dettagli sugli interventi che possono godere della detrazione IRPEF e IRES al 65% e sull’iter da seguire per richiederla.
Chi durante il 2016 effettua interventi di ristrutturazione o acquisti di impianti per ridurre il dispendio energetico potrà beneficiare della cosiddetta detrazione 65 anche definita Ecobonus 2016, uno sconto fiscale sulle imposte (IRES e IRPEF). Si avrà diritto all’ecobonus al momento della dichiarazione dei redditi 2017.
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Detrazione 65% per il risparmio energetico, cos’è e quando nasce
Con la legge numero 296 del 27 dicembre 2006 sono entrate in vigore le agevolazioni fiscali sul risparmio energetico. Grazie alle disposizioni legislative i cittadini potevano beneficiare di sconti fiscali del 55% calcolati sui costi sostenuti per interventi edilizi finalizzati a ridurre gli sprechi di energia elettrica. Con il Decreto Legislativo n.63 del 4 giugno 2013 le agevolazioni sul risparmio energetico sono aumentate, e sono rimaste invariate anche per gli anni successivi, permettendo ai cittadini di ottenere una detrazione IRPEF e IRES al 65% .
Detrazione 65, la guida
In primis è meglio chiarire chi sono i contribuenti che possono ottenere la detrazione al 65% e quali sono i requisiti indispensabili.
Detrazione 65%: a chi spetta?
Possono beneficiare della detrazione al 65% per interventi mirati al risparmio energetico:
- le persone fisiche;
- professionisti;
- società di persone;
- società di capitali;
- associazioni tra professionisti;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Non è necessario essere proprietari dell’immobile. Le spese per i lavori possono infatti essere sostenute anche da chi detiene l’immobile in comodato, dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado e dagli affini entro il secondo grado conviventi con il possessore o detentore.
Detrazione 65% requisiti immobile
Possono accedere alla detrazione sul risparmio energetico tutti gli immobili, (appartenenti a qualsiasi categoria catastale). Tuttavia per poter sfruttare la detrazione del 65% è obbligatorio che l’edificio risulti già esistente (e non in fase di costruzione) e già dotato di un impianto di riscaldamento. La pre-esistenza dell’impianto di riscaldamento non è obbligatoria per l’installazione di pannelli solari. Per dimostrare che l’edificio, al momento della richiesta dell’agevolazione, fosse già esistente è necessario un documento che attesti l’iscrizione al catasto o quantomeno la richiesta di accatastamento (oppure, ricevute che provino l’avvenuto pagamento di imposte sull’immobile, come l’IMU, ove obbligatorie). In caso di lavori di frazionamento dell’unità immobiliare è possibile sfruttare la detrazione 65 solo nel momento in cui l’intervento prevede la realizzazione un impianto di riscaldamento centralizzato.
Detrazione 65% per quali lavori?
Gli interventi ammessi all’agevolazione prevedono determinati tetti di spesa massima. Sono 5 le categorie di lavori edilizi che rientrano tra quelle per le quali è possibile ottenere la detrazione al 65%, scopriamoli nel dettaglio.
Detrazioni 65, guida Agenzia delle Entrate
Nel portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate è possibile reperire la guida completa alle detrazioni del 65% sugli interventi legati al risparmio energetico. Con la Legge di Stabilità 2016 la detrazione al 65% per i cittadini che effettuano lavori in casa per ridurre il consumo energetico è stata riconfermata anche per il 2016. I lavori che permettono di ottenere il beneficio fiscale sono:
- Interventi sugli involucri degli edifici già esistenti.
- Riqualificazione energetica globale.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e controllo da remoto.
- Installazione di pannelli solari.
- Interventi di adeguamento antisismico per le zone ad alto rischio sismico 1 e 2.
Detrazione 65%: interventi di riqualificazione energetica globale
Rientrano in questa categoria tutti gli interventi attraverso i quali è possibile ridurre il consumo energetico finale raggiunto in tutto l’immobile. In pratica grazie a questi lavori, l’edificio dovrà riuscire a raggiungere un indice di prestazione energetica che non può superare determinati limiti stabiliti dalla legge.
Detrazioni 65, quanto spetta per gli interventi di riqualificazione energetica globale
In questo caso il limite massimo della detrazione è pari a ben 100.000 euro.
Detrazione al 65%: sostituzione finestre e pavimenti (involucri degli edifici)
Sono i lavori che hanno per oggetto i pavimenti, le pareti e le coperture dell’immobile la sostituzione di porte e finestre. Nel 2014, con la legge 190, sono da considerare interventi sull’involucro anche l’acquisto e l’installazione di schermature solari detraibili (fino al 31 dicembre 2016 e per le spese sostenute tra il 2015 e il 2016). In questo caso è fondamentale rispettare i limiti di trasmittanza indicati dal Ministro dello Sviluppo Economico. Cos’è la trasmittanza? La trasmittanza, in parole molto semplici e senza scendere nei dettagli di fisica, non è altro che un valore che si riferisce alla capacità delle componenti dell’immobile (pareti, soffitto pavimenti, finestre etc.) di non subire gli sbalzi termici con l’ambiente esterno; di mantenere ciò un ambiente fresco in estate e caldo durante l’inverno. Più è alto il valore della trasmittanza termica più alto è il dispendio energetico di quell’immobile.
Detrazioni 65: quanto spetta per gli interventi sull’involucro
L’importo massimo della detrazione per questa categoria di lavori è pari a euro 60.000.
Detrazione 65: pannelli solari
Anche i costi sostenuti per l’installazione di pannelli solari rientrano tra le spese detraibili ai fini IRPEF e IRES. Fanno parte delle spese detraibili anche quelle legate all’installazione di sistemi termodinamici a concentrazione solare (solo per la produzione di acqua calda). Gli impianti, per poter fruire dell’agevolazione devono rispettare le norme UNI EN, ed essere certificati da Enti autorizzati dell’UE o della Svizzera. Il contribuente che intende beneficiare dello sgravio fiscale per il risparmio energetico deve essere assicurato per 5 anni sui pannelli e bollitori e per 2 anni per le altri componenti tecniche.
Detrazione 65 installazione pannelli solari: quanto spetta?
Per l’installazione degli impianti che fanno parte di questa categoria il limite massimo detraibile è di 60.000 euro.
Detrazione 65: sostituzione impianti di riscaldamento
Anche i cittadini che sostituiscono l’ impianto di riscaldamento possono beneficiare della detrazione al 65%. Per poter sfruttare il beneficio fiscale è necessario che il sistema di riscaldamento pre-esistente sia sostituito con uno delle seguenti installazioni:
- Impianti dotati di caldaia a condensazione.
- Impianti geotermici a bassa entalpia.
- Impianti a pompe di calore.
- Pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria (per la sostituzione di scaldaacqua tradizionali)
- Tecnologia multimediale per il controllo remoto degli impianti di riscaldamento (grazie alla Legge 208/2015).
- Sistemi di riscaldamento dotati di generatore di calore a biomasse combustibili (solo per le sostituzioni avvenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016).
Detrazione 65: sostituzione caldaia, quanto spetta?
Anche in questo caso il limite dello sgravio fiscale non può essere superiore a 60.000 euro.
Detrazioni 65% adeguamento antisismico
Con la legge n.90 del 2013 anche gli interventi per l’adeguamento antisismico sono coperti dalla detrazione 65%. L’agevolazione riguarda solo i lavori effettuati sugli edifici ubicati in zone sismiche ad alta pericolosità (zona 1 2 due, ai sensi dell’Ordinanza PCM 3274/2003) e adibiti a prima casa oppure ad attività produttive.
Detrazione 65% adeguamento antisismico: quanto spetta e requisiti
In questo caso il tetto massimo di spesa è pari a 96.000 euro.
Detrazione 65% documenti da presentare
Per poter beneficiare della detrazione al 65% il contribuente deve, conservare e presentare i seguenti documenti:
- Certificazione che dimostri l’effettiva corrispondenza dei requisiti tecnici richiesti per ogni intervento (per l’installazione di caldaie a condensazione o pompa di calore può bastare il certificato del produttore).
- Scheda informativa che riporti tutti gli interventi effettuati e il loro costo.
- Attestato di prestazione energetica che attesti il livello di efficientamento energetico dell’immobile (per la sostituzione di serramenti, sostituzione di impianti di riscaldamento, l’installazione di schermature o pannelli solari non è obbligatorio presentare tale attestato).
- Ricevute fiscali (fatture, ricevute dei bonifici) relative alle spese sostenute per gli interventi. – Ricevuta che attesti l’avvenuta spedizione telematica ad ENEA.
Detrazione 65, come fare domanda
In presenza dei requisiti richiesti, contribuenti che intendono accedere alla detrazione 65 per il risparmio energetico, devono entro e non oltre 90 giorni (dalla data durante la quale sono terminati i lavori) inviare la domanda all’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica (ENEA). L’invio della documentazione per la richiesta della detrazione 65% va effettuato tramite il sito dell’Enea al seguente link. Il cittadino dovrà inviare telematicamente:
- L’attestato di certificazione energetica (ove richiesto).
- Una scheda informativa che riporti la natura degli interventi e il loro costo.
Anche se è possibile inviare autonomamente la documentazione è comunque consigliabile l’assistenza di tecnico esperto in modo da non commettere errori nel riportare i dati specifici delle installazioni.
Detrazione 65%, scadenze
Ricapitolando, è possibile beneficiare della detrazione 65% per tutti gli interventi terminati entro il 31 dicembre 2016 (salvo ulteriori proroghe la detrazione tornerà al 55%). È importante, per coloro che intendono richiedere la detrazione 65, inviare telematicamente, ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori, l’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa all’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica, per evitare di restare esclusi dall’incentivo.