Delegazione di Europa Donna Italia ricevuta da Mattarella al Quirinale

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto in udienza questa mattina al Quirinale una delegazione di Europa Donna Italia, per i trent’anni del movimento nato da un’idea del professor Umberto Veronesi con l’obiettivo di tutelare i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Al centro dell’incontro: gli obiettivi raggiunti, le speranze e le attese per migliorare la vita delle donne che convivono con la malattia, e il ruolo speciale delle associazioni di pazienti nell’affiancare le istituzioni e le famiglie. Durante l’incontro sono stati ripercorsi i traguardi fondamentali di questi trent’anni di impegno: dal 1994 ad oggi Europa Donna ha dato voce, presso i tavoli istituzionali, a centinaia di migliaia di donne, contribuendo al raggiungimento di diritti che hanno cambiato radicalmente la storia del tumore del seno e il livello delle cure. Oltre alla presidente di Europa Donna Italia, Rosanna D’Antona, il capo dello Stato ha accolto la vicepresidente, Loredana Pau, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Corrado Tinterri, due membri del Cda, Paola Boldrini e Antonella Moreo, e un ristretto gruppo di delegate regionali e presidenti di associazioni – Carmela Amato, Alessandra Ena, Valeria Martano e Adele Patrini – in rappresentanza delle 190 associazioni di pazienti di tutta Italia che afferiscono alla rete di Europa Donna. “Nel corso del colloquio, – ha evidenziato Rosanna D’Antona – il presidente Mattarella ha dedicato una particolare attenzione proprio al lavoro svolto dalle associazioni di pazienti, a sottolinearne l’importanza. Unite nelle associazioni di volontariato, infatti, le donne svolgono un’attività fondamentale non solo nell’advocacy presso le autorità sanitarie regionali, ma anche supportando concretamente sul territorio le pazienti con tumore al seno, le loro famiglie e i caregiver. Le associazioni di volontariato informano, sensibilizzano, orientano, organizzano visite, assistono con professionalità e dedizione, compiendo un lavoro capillare e prezioso che contribuisce alla tutela di quel diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione, rinnovandolo in un impegno quotidiano”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Europa Donna Italia –

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