DECALIA, 2019 ANCORA VOLATILE PER I MERCATI

Il 2019, per i mercati finanziari, si è aperto con alcune incognite come, per esempio, la Brexit, i risultati delle imminenti elezioni europee oppure, venendo al nostro Paese, la previsione che la crescita avrà il segno meno. Un momento storico altalenante che spinge molti investitori alla prudenza. «Il 2019 sarà ancora un anno volatile per i mercati italiani – ha detto Edoardo Ravano, private banker di Decalia Sim Asset Management – per via delle notizie di carattere politico economico. Nei nostri portafogli recentemente abbiamo ridotto l’esposizione all’obbligazionario italiano governativo proprio per evidenziare un aumentato rischio legato alle questioni politiche mentre sulla parte azionaria abbiamo da poco aumentato l’esposizione al rischio Italia perché pensiamo sia stato troppo penalizzato dalle correzioni avvenute alla fine del 2018». Decalia, società di gestione privata e istituzionale fondata nel 2014 a Ginevra, ha operato scelte in modo molto selettivo.

«Certamente e lo facciamo in determinati settori – ha aggiunto Ravano – le esportazioni; i brand a gestione familiare con elevato livello di liquidità e con bilanci solidi; guardiamo al mercato del lusso e del made in Italy perché per noi è stato fortemente penalizzato dopo le preoccupazioni sui consumi in Cina. Guardiamo anche al settore delle banche che ha visto, negli ultimi anni, una riduzione abbastanza importante dell’esposizione dei non performing loans. Un processo che pensiamo continui nei prossimi mesi ma anche in questo caso operiamo selezionando molto e guardando solo a banche con bilanci solidi e buona capitalizzazione». Decalia, però, ha uno sguardo d’insieme e analizza anche il contesto finanziario, non solo italiano ma internazionale. «Siamo un investitore globale, gestiamo dei portafogli da Ginevra e Milano – ha detto Ravano – e anzi il nostro Paese, a livello azionario, pesa relativamente poco nel listino di riferimento globale, quindi l’esposizione azionaria nei nostri portafogli è abbastanza limitata. Per quanto riguarda le obbligazioni, l’Italia invece è un operatore abbastanza attivo nell’emissione di titoli di Stato e, quindi, il suo peso è più elevato. Per riflettere questo rischio di carattere politico, d’incertezza nei prossimi mesi, abbiamo ridotto questa esposizione all’obbligazionario, mentre siamo un po’ più positivi per quanto concerne l’azionario italiano».

 

Investimenti che si basano su analisi complesse che guardano il mondo a 360 gradi. «Facciamo molta attenzione non solo ai cambiamenti delle tendenze di consumo di gruppi specifici della popolazione globale ma, ad esempio, valutiamo fattori come l’invecchiamento della popolazione in Europa oppure il modo diverso di vivere dei Millennials e il loro impatto sui consumi sia oggi sia in futuro. Inoltre, analizziamo tematiche come l’economia circolare, che prevede più attenzione ai temi ambientali della sostenibilità e ai principi di carattere etico e sociale», ha concluso Ravano.

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