La Svezia ha raggiunto il Messico al comando del Gruppo F al Mondiale in Russia. La squadra allenata da Janne Andersson ha infatti battuto per 1-0 grazie a un rigore di Granqvist la Corea del Sud al Nizhny Novgorod Stadium. Con questo successo, la Svezia ha portato a cinque la striscia di imbattibilità con la Corea del Sud (3 vittorie e 2 pareggi). In avvio di gara è stata la Corea a provare a fare la partita, con la Svezia rintanata nella propria metà campo molto fallosa e pronta a ripartire. Dopo circa un quarto d’ora, però, gli scandinavi hanno alzato il baricentro grazie alla pressione fisica e al 20′ hanno avuto la più grossa occasione dei primi 45 minuti: al termine di un’azione confusa in area coreana, Toivonen ha trovato con un po’ di fortuna Berg, ma colui che aveva chiuso la fase di qualificazione da capocannoniere per la sua nazionale con 8 reti stavolta non ha trovato il “bersaglio grosso” e a botta sicura è andato a colpire il ginocchio destro del portiere Jo Hyeon-woo che in uscita ha fatto il miracolo. Ancora Berg a botta sicura al 29′ sugli sviluppi di un corner ma stavolta è stato Kim Young-gwon a immolarsi e a deviare la conclusione ravvicinata in calcio d’angolo. In un primo tempo in cui il portiere gialloblù Olsen non è praticamente mai stato impegnato, gli ultimi acuti sono stati quelli di Granqvist, che a due minuti dal riposo con un piattone di destro ha chiamato alla parata a terra l’estremo difensore sudcoreano, e di Larsson, che imbeccato dalla destra da Lustig ha colpito di testa mandando poco sopra la traversa. È al 7′ della ripresa che la Corea del Sud ha fatto gridare vanamente al gol i suoi tifosi per la prima volta quando Koo Ja-cheol ha spizzato di testa un pallone che è finito sull’esterno della rete, ma ancora una volta gli scandinavi si sono visti negare il vantaggio dal portiere Jo Hyeon-woo che ha respinto il colpo di testa di Toivonen. Al 20′ però il portiere asiatico non ha potuto nulla sul perfetto rigore messo a segno da Granqvist e fischiato dall’arbitro salvadoregno Aguilar dopo consulto con il VAR per fallo di Kim Min-woo su Claesson. Sbloccata la sfida, la Svezia ha un po’ tirato i remi in barca lasciando il pallino in mano a una Corea del Sud che però non è riuscita a pungere se non con un colpo di testa nel recupero di Hwang Hee-chan, servito da Lee Jae-song, che però non ha trovato lo specchio della porta.
Vince come da pronostico il Belgio grazie a una perla di Mertens e alla doppietta di Lukaku, ma Panama ha avuto comunque il merito di giocare alla pari per più di un’ora, reggendo l’urto contro una squadra dallo sconfinato talento ma poco continua e a tratti troppo leziosa. Con pazienza i Diavoli Rossi hanno costruito il 3-0 maturato per intero nella ripresa: ad abbattere il muro eretto da Hernan Gomez e fin lì ben presidiato da Penedo ci ha pensato Mertens al 47′, poi Lukaku – dopo una sessantina di minuti di nervosismo – ha messo due volte la firma, di testa prima, con un delizioso tocco di sinistro poi. C’era una debuttante assoluta davanti, ma visti i risultati di Germania, Brasile e Argentina il rischio di figuracce era alto: il Belgio, pur non splendendo, è riuscito a spazzarlo via. Formazioni della vigilia confermate, il Belgio tenta subito di mettere la partita dalla propria parte, ma sia Carrasco che Mertens devono fare i conti con Penedo. Poi Roman Torres rischia la frittata con un retropassaggio suicida verso il proprio portiere intuito da Hazard, che però non ne approfitta come dovrebbe. Torres si riscatta al 21′ togliendo dal piede di Lukaku, pronto a far gol, l’assist al bacio di De Bruyne. Il Belgio gioca sotto ritmo, Panama riesce a evitare particolari sofferenze, anche se Penedo è superlativo sia su Hazard che in uscita su Lukaku. All’intervallo, incredibile a dirsi, nessun gol. Lo scenario cambia d’improvviso in avvio di ripresa: dopo un batti e ribatti in area, Mertens calcia al volo da posizione defilata e trova un gol straordinario sotto l’incrocio dei pali. Match in discesa per il Belgio? No. Almeno, non da subito. Perchè dopo una punizione fuori non di molto di De Bruyne, sale in cattedra Courtois, decisivo su Murillo al 54′: sorpreso Vertonghen. Il Belgio mette definitivamente via la paura al 69′ con una giocata made in Manchester: gran giocata di De Bruyne (City) e firma di testa del centravanti dello United. Che da lì a poco firmerà anche la doppietta personale: stavolta è Hazard a trovarlo nel corridoio giusto, ‘scavetto’ sull’uscita di Penedo e 3-0. Panama con orgoglio e generosità va a caccia di un gol storico, ma Courtois ci tiene a tenere la porta inviolata. Il Belgio porta a casa i tre punti e il 20esimo risultato utile di fila, ma per capirne di più sulle sue reali ambizioni bisognerà aspettare test più probanti.
‘Uragano’ Kane si abbatte sulla Tunisia. Nonostante un primo turno dirompente, l’Inghilterra deve attendere i minuti di recupero per avere la meglio della Tunisia: di Harry Kane, che così si conferma cannoniere infallibile, le due reti che regalano un esordio con i fiocchi a Gareth Southgate. Ottima partenza per i “Leoni” che con un grande Lingard mettono in serio pericolo la porta difesa da Hassen; prima servito da Alli e poi fornendo un grande assist a Sterling, che però da due passi sbaglia clamorosamente. Sono solo le prove generali del vantaggio inglese che arriva all’11’ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Stones svetta, Hassen risponde sulla linea di porta, ma Kane è pronto da due passi a ribadire in rete. L’Inghilterra domina, con gli africani che sembrano scossi e sorpresi dalla grande forma degli avversari, che arrivano facilmente in area anche se non sono impeccabili in fase di finalizzazione. La Tunisia si fa viva per la prima volta alla mezz’ora con un bel tiro di Sassi dopo un errore di Walker, ma la sua conclusione viene deviata in corner. Dopo 34 minuti di assoluto dominio, gli inglesi rovinano tutto quando l’arbitro colombiano Roldan concede un dubbio calcio di rigore alla Tunisia per una inutile gomitata di Walker su Sliti. Se ne incarica Sassi che porta la sua squadra in parità. Giusto il tempo di rimettere la palla sul dischetto che l’Inghilterra si rimette a premere sull’acceleratore schiacciando la Tunisia e colpendo una traversa con Alli sugli sviluppi di un calcio piazzato.
Sul palo finisce anche una conclusione di Lingard, sfortunato dopo che il suo tocco aveva anticipato il portiere della Tunisia Ben Mustapha, subentrato all’infortunato Hassen. Nella ripresa la nazionale inglese si rimette al lavoro per portare a casa la meritata vittoria, ma Roldan non concede un clamoroso calcio di rigore sugli sviluppi di un corner per una trattenuta su Kane. La Tunisia sembra però più in fiducia rispetto al primo tempo e concede molto meno. I “Leoni” britannici non incidono piu’ come nei primi 45 minuti ma all’ultimo respiro ci pensa Kane: colpo di testa vincente sottomisura, e l’Inghilterra sorride.
(ITALPRESS).