DE SIERVO “SCIOPERO PER RIFORMA CHAMPIONS”

“Nessuno è contrario ai cambiamenti ma la riforma pensata non consente di vedere un futuro sereno dei grandi campionati europei, i cui ricavi sarebbero dimezzati, e destinerebbe all’irrilevanza i nostri campionati, che non farebbero accedere alle coppe europee e diventerebbero poco più importanti di una coppa nazionale. Spero che la riforma possa essere emandata, altrimenti si arriverebbe a uno scontro che farebbe male a tutto il calcio”. Così Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ai microfoni di Radio anch’io Sport su Rai Radio 1, circa la riforma della Champions League e delle coppe europee dal 2024, che Uefa e Eca vorrebbero ad inviti per i club più nobili. “E’ una battaglia per i soldi, per l’accesso ai grandi ricavi televisivi – spiega ancora De Siervo – Oggi la Champions ha un fatturato attorno ai tre miliardi di euro, le tre leghe più importanti ne fatturano sei: non è pensabile che la torta cresca, il tentativo dell’Uefa è prendere ricavi dalle leghe che hanno i fatturati più alti. Di fatto, nascerebbe la serie A, B e C europea, che coinvolgerebbe non solo i club super ricchi ma anche a le federazioni più piccole che votano in Uefa”. Più che un Churchill, così come invocato dal presidente Cairo, per Di Siervo servirebbe “un Machiavelli. Confido ancora nella ragionevolezza di Ceferin e Agnelli, di chi gestisce il nostro mondo, altrimenti saremo pronti a prendere iniziative, anche lo sciopero, contro una riforma che può generare un trauma complessivo a livello sociale e permetterebbe ai grandi club della Champions di saccheggiare i vivai delle altre squadre, acuendo la forbice tra ricchi e poveri”.

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