ROMA (ITALPRESS) – “Siamo nati da poco e abbiamo un’idea della necessità di una sinistra vera che sia costituzionalmente orientata, pacifista, ambientalista e per i diritti, a cominciare dalla sanità e dalla scuola. Staremo nelle piazze, nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche, tra la gente e non per costruire quella sinistra che gode a perdere o stare solo all’opposizione. Sono un uomo delle istituzioni che vuole provare insieme ad altri , una prospettiva per provare a unire le diversità”. Lo ha detto Luigi De Magistris, leader di Unione Popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress.
“Dobbiamo radicarci e crescere però i primi riscontri sono molto positivi”, ha aggiunto De Magistris, parlando del suo movimento. Poi l’ex sindaco di Napoli si è soffermato sul possibile dialogo con altre forze: “Oggi, guardando alle forze parlamentari – ha detto -, potenzialmente potrebbero esserci più affinità con Conte, se sceglie definitivamente un’agenda sociale e non è stato solo un riposizionamento elettorale”.
De Magistris ha pubblicato il libro “Fuori dal sistema” (Piemme) che, secondo l’ex magistrato, va letto perché permette di scoprire “la storia di un uomo semplice che ha fatto della fedeltà alle istituzioni, la passione e gli ideali una ragione di vita, pagando dei prezzi, cadendo però rialzandosi con la propria forza e i propri ideali”, ha spiegato. “Ci sono 30 anni e più di istituzioni” e “mi auguro – ha aggiunto – che possa essere utile soprattutto per le nuove generazioni che non possono pagare il prezzo ingiusto per non cedere al compromesso morale”.
Il termine “sistema”, per De Magistris, indica “chi utilizza l’istituzione non per perseguire il bene comune e l’interesse pubblico ma finalità di parte, affaristiche, lobbistiche e qualche volta anche con infiltrazioni della mafia o comunque della corruzione”.
Per essere fuori dal sistema occorre avere “qualità che non si comprano al mercato”, ovvero “una serie di valori che presi singolarmente non sono sufficienti: onestà, autonomia e indipendenza, libertà, competenza, coraggio, passione e abnegazione. E poi, per le sfide, anche un pizzico di follia. Se riesci a mettere insieme queste qualità – ha evidenziato – puoi stare nelle istituzioni in maniera libera senza far parte del sistema”.
De Magistris è stato anche sindaco di Napoli dal 2011 al 2021. “Penso che alla fine abbiamo fatto un lavoro straordinario”, ha affermato, ricordando di “essere stato il sindaco più longevo della storia di Napoli”. “Ho ereditato Napoli – ha detto – con i rifiuti in primo piano, l’ho lasciata prima per crescita turistico-culturale in Italia, terza per startup giovanili, la città dei beni comuni e dell’acqua pubblica. Certo, una città con problemi però consideriamo – ha proseguito – che, come si dice dalle nostre parti, ho ‘fritto il pesce con l’acqua’, nel senso che non avevamo soldi. Ho puntato sulle bellezze della città, su capitale umano, turismo, cultura, per rimettere Napoli al centro degli eventi internazionali. È stata una grande esperienza di orgoglio meridionale che si è messo al lavoro”.
Di fronte ai fatti di cronaca, è necessaria una riflessione sul rapporto tra sicurezza e territorio. “Il sindaco non ha una diretta competenza sulla sicurezza però – ha evidenziato – può influenzare molto le politiche sulla sicurezza urbana perché partecipa di diritto al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In quel luogo, dove c’è il prefetto e i vertici delle forze di polizia, deve dare la sua linea. In quei dieci anni, con un ottimo rapporto con tutti i prefetti, i questori, i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, abbiamo fatto un lavoro che ha abbassato moltissimo la tensione, innanzitutto quella sociale. Si è sempre cercato di usare il dialogo, di lavorare nelle periferie e l’integrazione con le comunità di migranti”.
In generale, quindi, è importante l’aspetto sociale. All’inizio della pandemia “si diceva ‘saremo tutti migliori’, io invece – ha affermato – vedo un clima peggiorato, anche sul piano dell’aspetto della devianza, delle persone che si sentono in difficoltà nel contesto sociale e non c’è cura per l’attenzione delle persone che vivono ai margini”.
Adesso occorre anche particolare impegno per le risorse destinate al Sud. “Il Pnrr sulla carta è una straordinaria opportunità per migliorare servizi e qualità della vita ma dipende da quali mani lo gestiranno in termini di competenza, onestà, capacità e concretezza perché il denaro pubblico – ha spiegato – è nello stesso tempo anche la ciclica occasione per le mafie dei colletti bianchi non tanto per far denaro ma per cementificare il rapporto con la politica, le istituzioni, l’economia e la finanza. Dobbiamo scongiurare che venga persa questa occasione di poter avere finalmente ospedali, strade, trasporti migliori e riconversione ecologica”.
Al momento gli occhi sono puntati sulla formazione del nuovo governo. “Credo che oggi il cittadino italiano, anche quello che non è di destra – ha evidenziato -, spera che ci siano provvedimenti per porre un rimedio alla situazione economica e sociale che è drammatica. Invece ancora in queste ore discutiamo sul giuramento di fedeltà all’atlantismo. Per carità, temi fondamentali – ha continuato – però questo governo si deve insediare e governare”.
“Credo – ha sottolineato – che la vittoria sia dovuta a un’incapacità di chi è stato al potere in tutti questi anni e penso che sia un governo di destra-centro e non di centro-destra”.
“Il fatto che per la prima volta ci sia una donna premier va dato come merito”, ha detto poi De Magistris. “Credo che Giorgia Meloni adesso debba dimostrare le sue qualità”, ha aggiunto l’ex magistrato, affermando che secondo la sua opinione la leader di Fratelli d’Italia deve mostrare “distacco forte da quell’oscurantismo che ha rappresentato il fascismo nel nostro paese”. “Credo che in questo momento – ha poi aggiunto – debbano dare un messaggio di forte rassicurazione democratica che però poi si valuterà dai fatti”.
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