ROMA (ITALPRESS) – Equità territoriale è il comune denominatore del progetto e dell’azione del movimento Sud chiama Nord. Il movimento guidato da Cateno De Luca si è riunito a Roma per l’assemblea costituente. “Equità territoriale perché se noi vogliamo salvaguardare il sistema Italia non possiamo pensare che si possano concludere certi percorsi iniziati solo per dare spazio a forze politiche che non avevano altri argomenti, l’autonomia differenziata non può diventare una guerriglia tra territori, cercando di sostenere che qualcuno può stare meglio se altri staranno peggio, sarebbe come vivere in un fortino”, ha spiegato l’ex sindaco di Messina, per il quale “la questione è molto chiara e semplice: ognuno di noi ha una storia, ha fatto politica nella prima Repubblica fa ora politica nella non Repubblica e questo ci deve portare anche a non avere pregiudizi, noi vogliamo valorizzare le esperienze civiche che esistono ma rimangono prigioniere di un sistema elettorale”.
Sud chiama Nord si propone di attuare una strategia confederativa, una confederazione che “ci porterà ad un banco di prova importante con le europee del 2024, poi ci saranno tutta una serie di iniziative sui territori, si parteciperà anche a varie elezioni amministrative in città capoluogo”, ha detto De Luca. In questa due giorni sarà sottoscritto un documento valoriale “sul quale lavoriamo già con altre 35 associazioni per poter arrivare ad una conclusione che Sud chiama e il Nord risponderà”. Il documento parte dall’autonomia differenziata che “non può diventare una guerra tra poveri per ingrassare politicamente la Lega, la quale non ha ormai più nulla da dire e lo vediamo anche sui migranti”. Il leader del movimento è convinto che il tema dell’autonomia debba porre “la necessità di un maggiore dialogo tra i vari movimenti autonomisti, Sud chiama Nord non è contro l’autonomia differenziata ma la proposta di legge così com’è presenta più ombre che luci”.
– foto xc3/Italpress –
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