“A Vietri vogliamo l’Academy della ceramica, perché il livello di qualità di Vietri è senza paragone. A questo si lega anche un elemento di sviluppo turistico e la possibilità di presentare i prodotti nello show room di Milano dove ci sono già i coralli di Torre del Greco e le sete di San Leucio”. Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, a margine della firma del Protocollo di Intesa per l’avvio delle attività della Scuola di Ceramica Vietrese con l’Accademia delle belle arti di Napoli, il Comune di Vietri, l’Ente Ceramiche Vietresi e CNA Salerno, presso Palazzo Santa Lucia. Il bando sarà pubblicato tra una decina di giorni sul sito della regione Campania. Circa 20 i ragazzi che dovrebbero essere selezionati per l’avvio dell’iniziativa. “Noi vogliamo avviare un grande programma di formazione professionale – spiega De Luca – far rivivere le grandi tradizioni. Stiamo valorizzando le produzioni di eccellenza dell’artigianato campano”.
“Da quando abbiamo annunciato questo corso – spiega Chiara Marciani, assessore regionale alle politiche giovanili – Siamo stati contattati da tantissimi ragazzi anche da altre regioni e dall’estero. Questa iniziativa serve a portare avanti un percorso formativo che permetterà ai ragazzi della nostra regione di diventare ceramisti e quindi di acquisire una importante professionalità per la nostra regione. Ma servirà anche a valorizzare un’eccellenza del nostro territorio. Così come abbiamo fatto con il percorso per i torchi calcografici già attivo, con la valorizzazione dei telai di San Leucio che partirà la settimana prossima. Nel giro di un mese faremo partire anche questo nuovo corso dedicato alle ceramiche vietresi. Entro 15 giorni partirà la selezione dei ragazzi. Cercheremo di valorizzare anche altre eccellenze del nostro territorio in tutte le province”.
“L’obiettivo – aggiunge Francesco Benincasa, sindaco di Vietri sul Mare – è realizzare una scuola di ceramica, che sarebbe uno dei primi esempi in Italia. Dovrebbero essere circa 20 i ragazzi coinvolti inizialmente per poi eventualmente verificare il mercato come risponde.La formazione dei giovani si trasformerà anche in un momento occupazionale perché a Vietri si mangia pane e turismo ma anche pane e ceramica. A Vietri non ci sono artigiani, ma artisti. Ogni pezzo è unico, non è una produzione in serie”. “A Vietri – spiega Giovanni De Simone, presidente ente ceramica e assessore alla ceramica e artigianato di Vietri – ci sono 48 aziende ma hanno difficoltà a trovare i giovani. Spero che con questa iniziativa tanto possano riavvicinarsi a questo mondo. Iscriveremo la ceramica vietrese anche nel libro verde della comunità europea”.
“Stamattina si avvera un sogno – incalza Lucio Ronca, presidente Cna Salerno – È il conseguimento di un iter. La ceramica di Vietri è conosciuta nel mondo e ha una storia secolare. È giusto che abbia una propria scuola di riferimento per la ceramica che possa accompagnare i nuovi artigiani”. “Abbiamo la responsabilità di diffondere un modello di sviluppo virtuoso – conclude Giuseppe Gaeta, direttore Accademia Belle Arti di Napoli – questa è la grande vocazione produttiva di questa regione”.